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Foggia, la differenziata parte a piccoli passi ma i bidoni per ora quasi ignorati

 
Massimo Levantaci

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Massimo Levantaci

Foggia, la differenziata parte a piccoli passi ma i bidoni per ora quasi ignorati

Campagna partita in sordina, solito assalto ai cassonetti anche dopo la raccolta. Alle 6 i mezzi sono già in movimento, la gran parte dei cittadini deposita il sacchetto al mattino

Giovedì 22 Dicembre 2022, 13:02

Quasi un assalto alla diligenza il conferimento dei rifiuti a Foggia, anche ora che Amiu invita la città a modificare qualche comportamento. Tre giorni dopo l’avvio della raccolta differenziata su un campione di 30mila abitanti, i cassonetti anche nelle aree oggetto della sperimentazione continuano a essere presi d’assedio e intorno alle aree adibite al deposito dei rifiuti i foggiani prendono come sempre alla lettera l’invito e disseminano gli spazi a terra di rifiuti di ogni genere. I bidoncini di color marrone piazzati appunto da qualche giorno sono l’unica novità nelle piazzole, ma quanti se ne sono accorti? Nella migliore delle ipotesi vengono ignorati dai cittadini, ma c’è anche chi se li ruba: ne mancherebbero all’appello già una decina.

Dunque i cassonetti della differenziata, questi sconosciuti: a cosa servono? Dovrebbe entrarvi l’umido, ovvero gli scarti alimentari e i rifiuti da cucina. E invece quasi tutto finisce sempre e solo nella busta dell'immondizia e dunque cassonetto, come da consolidata abitudine. All’Amiu, che ha avviato la campagna “il futuro nelle tue mani” (poco reclamizzata, appena qualche manifesto) però non disperano: «Abbiamo ipotizzato un periodo di startup di tre mesi». Il primo step si avrà lunedì prossimo, a una settimana esatta dall’inizio della sperimentazione che, detta così, sembra una fase di passaggio tanto poi si torna all’antico. È già accaduto molte altre volte ai tempi dell’Amica (le isole ecologiche sono lì a ricordarcelo) e agli inizi con la stessa vituperata Amiu ("Foggia non sarà mai un bidone"), che i cittadini ormai apertamente contestano dopo i disservizi in serie fino a poche decine di giorni fa. Così il foggiano medio non si fida più delle campagne e andrà avanti in questo modo ancora per un po' prima di accorgersi che il vento è davvero cambiato.

Ma monitorando più attentamente il fenomeno, si scoprono altri aspetti del problema che hanno finito per aggravarlo. Ad esempio, le disposizioni comunali, confermate anche dai commissari, sono quasi totalmente inosservate: i rifiuti si possono conferire dalle 12.30 a mezzanotte, questo fino al 30 aprile (18.30-24 dal primo maggio al 30 settembre). La mattina i mezzi per la raccolta sono in circolazione già dalle ore 6, ma «regolarmente», dicono all’Amiu, mezz’ora più tardi i cassonetti si riempiono nuovamente. Il fenomeno non sarebbe dovuto soltanto al cittadino pigro che invece di buttar l’immondizia la sera, lo fa al mattino prima di andare al lavoro. «Arrivano dei camioncini al mattino presto, scaricano di tutto e vanno via». Non sono rifiuti di condominio, nei cassonetti finisce materiale che andrebbe smaltito diversamente. «Parliamo di attività economiche che trovano conveniente smaltire così i propri rifiuti». Insomma i soliti furbi, in questo modo alla fine paga sempre la collettività. Abitudini anche queste da cambiare e in fretta, se Foggia vuol uscire anche da questa ennesima emergenza. 

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