FOGGIA - Lo chiamano «Spelacchio» come il più celebre antesignano romano. Ma forse sarebbe meglio ribattezzarlo «Modestino» per la mole minimale rispetto alla grandezza della piazza. A Foggia, in pieno centro, da qualche giorno l'attenzione dei passanti è rivolta all'alberello che staziona immobile e silenzioso, ancorchè non ancora addobbato, nel bel mezzo della piazza. Siamo appunto nel cuore della città, di fronte al pronao della villa comunale, al cospetto della Fontana del Sele celebrata sulla copertina della "Domenica del Corriere".

Nello slargo di piazza Cavour ben altri alberi, in altre epoche, hanno segnato l'avvento del Natale per i foggiani. Ci fu anche l'abete maestoso in coppia con la ruota panoramica, simbolo di un gigantismo esagerato e un po' pacchiano che faceva già allora storcere il naso a parecchi.

Oggi accade lo stesso anche se le chiacchiere sono di altro tenore. Dal catastrofico: «Vogliono mortificare ulteriormente la nostra città»; al più tenue: «Con tutto il da fare che hanno si saranno dimenticati di prendere le misure dell'abete», sono comunque solo critiche. Bersaglio di certi commenti ovviamente gli ineffabili commissari prefettizi, appena freschi di rinnovo per altri mesi (gli ultimi) dopo aver, si spera, bonificato la città dalle infiltrazioni mafiose.

Così anche il Natale sembra finito nel gorgo penitenziale di questi anni. Anche se - a quel che si dice in giro - quest'anno i commissari avrebbero voluto realizzare un albero più grande del simbolico abete piazzato al centro della piazza. Secondo voci di corridoio l'impresa privata che si era offerta l'anno scorso per finanziare addobbi e albero monumentale (respinta), sarebbe stata contattata lo scorso ottobre dagli uffici comunali. Ma avendo ormai declinato ogni interesse, la ditta avrebbe fatto decadere l'invito. Al Comune tuttavia avrebbero preso tempo, forse sperando in un ripensamento. Intanto i giorni passavano e qualcuno si è infine deciso a piazzarlo comunque un abete in piazza Cavour anche se forse a quel punto ci si è dovuto accontentare di ciò che passava il convento. Così dall'albero all'alberello, il passaggio è stato inevitabile. Ma i foggiani si affezioneranno anche a lui.

Intanto in piazza Giordano zona pedonale è stata messa una stella luminosa. (Foto Maizzi)