Il 14 giugno del 1975 a Milano veniva uccisa la giovane sanseverese Luisa Fantasia, una delle prime vittime trasversali della mafia, che si affacciava negli investimenti al Nord estendendo la rete del narcotraffico. Oggi alle 19.30, al porto turistico di Manfredonia Marina del Gargano, in sua memoria si procederà alla piantumazione di un albero d’ulivo, a cui seguirà il convegno «I passi di Luisa».
Dopo il giardino di Milano che porta il suo nome e gli spazi della sua San Severo, il ricordo di Luisa Fantasia arriva anche a Manfredonia, grazie all’impegno di Pietro Paolo Mascione, figlio del brigadiere Antonio Mascione, marito di Luisa e vicepresidente dell’associazione Ultimi per la legalità. Oltre alle autorità civili, militari ed accademiche, parteciperà all’evento anche don Aniello Manganiello, presidente dell’associazione «Ultimi per la legalità».
Quello di Luisa Fantasia è un cammino di lotta alla criminalità organizzata, che domani sarà testimoniato dai saluti introduttivi del consigliere regionale Sergio Clemente, componente della Commissione Regionale di studio e inchiesta del fenomeno della criminalità organizzata in Puglia e dagli interventi dell’arcivescovo di Manfredonia, Vieste e San Giovanni Rotondo Monsignor Franco Moscone, del Prefetto di Foggia Carmine Esposito, del sindaco di Manfredonia Gianni Rotice, del Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Foggia Pierpaolo Limone e del presidente della Provincia di Foggia Nicola Gatta.
Moderato dal giornalista Angelo De Luca, seguirà il convegno e l’approfondimento con Pietro Paolo Mascione, don Aniello Manganiello, presidente dell’associazione «Ultimi» per la legalità, il giornalista e scrittore esperto di mafie Paolo Borrometi, vice direttore dell’AGI e Barbara Angelillis, docente dell’Unifg. Concluderà l’importante passo verso una provincia libera dall’omertà mafiosa la Presidente del Consiglio della Regione Puglia Loredana Capone. «Luisa Fantasia è la più classica delle vittime innocenti delle mafie, il suo ricordo va alimentato e nutrito, perché la memoria deve essere sempre viva, come l’ulivo che pianteremo nel suo nome» rimarca il consigliere Clemente.
San Severo ricorda la sua concittadina vittima della mafia
A seguito della decisione della Giunta Comunale di intitolare la Villa Comunale a Luisa Fantasia, barbaramente assassinata il 14 giugno 1975, il Sindaco di San Severo Francesco Miglio, dichiara: «La Città di San Severo ha il dovere morale di non dimenticare quanto accade il 14 giugno 1975 a Milano, quartiere Baggio. In quel giorno maledetto la nostra Concittadina Luisa Fantasia fu barbaramente assassinata, mentre era a casa con la sua bambina, da due scellerati adepti della ’ndrangheta. Luisa era “colpevole” di essere la moglie fedele del Brigadiere dei Carabinieri Antonio Mascione, che, al tempo, stava indagando sul narcotraffico della malavita calabrese. I due criminali non si limitarono ad uccidere, perché prima la violentarono innanzi alla figlioletta di soli 18 mesi: violarono la moglie, uccisero la donna, privarono una bambina della madre, sconvolgendo la memoria della piccola per sempre. Tra qualche giorno, la Villa Comunale di San Severo, dopo importanti lavori di riqualificazione, sarà inaugurata e aperta al pubblico. Oggi, nell’anniversario dell’infame assassinio, la Civica Amministrazione ha deciso di dedicare la nostra Villa Comunale a Luisa Fantasia, affinché il Suo nome sia sempre vivo nella memoria di tutti i Sanseveresi, in particolare dei più giovani. Luisa Fantasia è figlia di San Severo, della bella gente della nostra Città -gente onesta, laboriosa ed animata dal senso del dovere- e rappresenta un esempio preclaro di quelle virtù che devono illuminare il cammino della vita di ciascuno. Ogni volta che avremo modo di recarci nella Villa Comunale che, da oggi in poi, porterà il suo nome, potremo ricordare una Donna degnissima della nostra memoria e sarà motivo per un pensiero commosso, per un monito e per sentire l’orgoglio di appartenere ad una Comunità che ha visto nascere tra i suoi figli migliori Luisa Fantasia».