La polizia di Foggia ha eseguito negli ultimi giorni una misura cautelare di divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa e ai figli minori della stessa nei confronti di un uomo di 35 anni. L'indagato si è reso responsabile di maltrattamenti nei confronti della moglie, che con una denuncia-querela aveva rivelato che i rapporti con il marito si erano incrinati negli ultimi anni, tanto che l'uomo, privo di una occupazione stabile e dedito all'abuso di alcool, non esitava a riversare la propria rabbia su di lei, minacciandola e aggredendola fisicamente. In particolare, verso la fine di febbraio, a seguito di una discussione, l'indagato ubriaco aveva picchiato la moglie anche alla presenza dei figli minori. Da quella sera, la donna aveva deciso di lasciare la casa coniugale assieme ai figli, senza farvi più rientro. Inoltre la donna ha confessato di aver ricevuto messaggi su Facebook Messenger da parte dell’indagato, il quale si era intromesso in una chat del suo profilo, dal momento che era in possesso dei dati di accesso della vittima, e aveva cominciato a minacciare un collega della donna con cui quest'ultima si confidava.
Un'altra ordinanza di divieto di avvicinamento è stata emessa nei confronti di un 55enne colpevole di stalking nei confronti dell'ex moglie. L'uomo la perseguitava con tantissime telefonate, anche con il pretesto di sentire la figlie. Durante le conversazioni, l’uomo prospettava ritorsioni a danno dell’incolumità fisica della donna, qualora avesse frequentato altri uomini. L'indagato già a marzo 2017 è stato destinatario di un’altra misura cautelare dell'allontanamento dalla casa familiare, per analoghi episodi di violenza e minaccia nei confronti sempre dell'ex moglie.