Foggia, brucia la campagna foggiana, un bagliore nella notte avvolge e distrugge due campi di grano ad appena qualche giorno di distanza dall’entrata in campo delle mietitrebbie. Raccolto in fumo (è il caso di dirlo), migliaia di euro di danni per gli agricoltori e le aziende colpite. Una scia di episodi inquietanti che si allunga: non è la prima volta, infatti, che finisce a fuoco un campo di grano in Capitanata, proprio nell’imminenza del raccolto quando fa più male vedersi privare di un bene quasi raggiunto.
Incendio doloso, non dovrebbero esserci molti dubbi. La denuncia è della Coldiretti che parla apertamente di «estorsione» ai danni del proprietario o dei proprietari (non viene specificato). Vicenda comunque tutta da chiarire, gli investigatori sono al lavoro per circoscrivere l’ambito in cui può essere avvenuto il fatto. Proprio perchè non è la prima volta che accade, tutto lascia supporre che sia la criminalità ad aver agito nella notte, poco importa ora che sia organizzata o non, ovvero si tratti di un’azione estorsiva (come sembra avvalorare l’organizzazione agricola) oppure un gesto di altra specie.
Le vittime avrebbero dichiarato agli inquirenti di non aver subito minacce o avvertimenti. Due, come accennato, gli appezzamenti andati a fuoco nelle campagne fra Apricena e Lesina, nell’alto Tavoliere. Decine di ettari di grano distrutti, due fondi colpiti nello stesso areale agricolo ma non si sa molto di più.
La Coldiretti circoscrive l’episodio all’azione della criminalità organizzata. «Con i classici strumenti dell’estorsione e dell’intimidazione, come gli incendi notturni di campi di grano, le agromafie impongono i percorsi obbligati per il ritiro della paglia, i prezzi dei prodotti agricoli e la vendita di determinate produzioni agli esercizi commerciali che a volte, approfittando della crisi economica, arrivano a rilevare direttamente grazie alle disponibilità di capitali ottenuti da altre attività criminose», denuncia il delegato confederale di Coldiretti Foggia, Pietro Piccioni. Un episodio denunciato proprio all’indomani della convocazione, da parte del prefetto Raffaele Grassi, del Tavolo permanente sui reati nelle campagne insediato giovedì scorso a Foggia ed al quale sono state invitate a partecipare le organizzazioni professionali agricole e le forze dell’ordine.
Una risposta all’iniziativa prefettizia? La Coldiretti Puglia non ha dubbi: «Gli incendi notturni di campi di grano proprio nei giorni in cui è stato insediato a Foggia il tavolo permanente sui reati nelle campagne dalla Prefettura». «In questo modo la malavita si appropria – sottolinea ancora l’organizzazione agricola – di vasti comparti dell’agroalimentare e dei guadagni che ne derivano, distruggendo la concorrenza e il libero mercato legale e soffocando l’imprenditoria onesta, ma anche compromettendo in modo gravissimo la qualità e la sicurezza dei prodotti, con l’effetto indiretto di minare profondamente l’immagine dei prodotti e il valore del marchio Made in Italy».