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Sanità, la robotica in corsia e a casa: progetto di Exprivia

 
Nicola PEPE

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Nicola PEPE

Sanità, il robot «Mario» in corsia a Casa Sollievo: progetto di Exprivia

Il progetto di robotica per assistenza ai pazienti è stato presentato alla Fiera del Levante

Venerdì 20 Settembre 2019, 17:33

18:22

Si chiama Mario, è un robot che assiste i pazienti affiancando gli operatori sanitari. E' un esempio di robotica applicata alla sanità, quella su cui si basa ora il progetto di ricerca «Si-Robotics» avviato da Exprivia con diversi partner tra cui l’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) Casa Sollievo della Sofferenza, prevede lo sviluppo di dispositivi robotici per l’assistenza ospedaliera, domiciliare e residenziale.

Il progetto, realizzato in collaborazione con enti di ricerca, università, istituti ospedalieri e partner istituzionali, è stato presentato da Exprivia durante il «Forum Mediterraneo in Sanità», in Fiera del Levante a Bari. L’occasione è un workshop promosso dal gruppo ICT e completamente dedicato alle tecnologie digitali che stanno rivoluzionando la sanità - robotica, intelligenza artificiale, radiomica, blockchain - e alle nuove reti ultra broadband e 5G, che renderanno possibili servizi di telemedicina che vanno dal monitoraggio da remoto dei pazienti tramite sensori indossabili sino ad usi più avveniristici come la telechirurgia a distanza, grazie alle nuove frontiere del Tactile Internet.


«Si-Robotics» - finanziato dal Miur - prevede non solo di supportare pazienti e operatori sanitari nei servizi di cura e assistenza sanitaria attraverso tecnologie robotiche ad hoc, ma di contribuire a migliorare la qualità della vita di anziani, persone disabili e soggetti fragili negli aspetti relazionali con la società.

«Con Si-Robotics – commenta Enrico Annese, Direttore Business Development Helthcare and Public Sector del gruppo Exprivia|Italtel, nonché coordinatore del workshop – parliamo di «socio sanità e socio assistenza», in cui l’integrazione tra dispositivi robotizzati, sensoristica IoT e tecniche di intelligenza artificiale ci consentono di personalizzare quanto più possibile il supporto di cura, l’assistenza sanitaria e la riabilitazione, anche nell’ambiente domestico».

Le soluzioni potranno anche aiutare a valutare il progresso del declino fisico e cognitivo dei pazienti (fragilità, demenza, lieve deterioramento cognitivo). L’insieme di dispositivi IoT, robot sociali e oggetti connessi al Cloud, collaborerà a creare una sorta di «agente cognitivo» per anticipare i bisogni dell’utente e fornire assistenza, monitoraggio e coaching.

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