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Giannini: «Al treno-tram Foggia-Manfredonia la Regione ha rinunciato»

 
Massimo Levantaci

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Massimo Levantaci

Giannini, un'altra accusa «Favori per un asilo nido»

L'assessore regionale Giannini

L’assessore ai trasporti: «Rimoduleremo i 50 milioni, tecnologia non omologata»

Mercoledì 24 Aprile 2019, 14:48

14:49

FOGGIA - Assessore Giannini, nel piano di razionalizzazione in discussione non c’è traccia del treno-tram sulla direttrice Foggia-Manfredonia, 50 milioni disponibili e già stanziati con le risorse del patto per la Puglia. Solo una nostra svista?
«Non credo proprio che si realizzerà più quella linea, la tecnologia individuata non è stata ancora omologata nel nostro paese mentre viene applicata in Francia. Non credo che l’omologazione arriverà in tempi brevi. Comunque troveremo il modo per rimodulare quei 50 milioni».
Non le sembra strano che si decida di costruire prima la stazione e poi ci si accorga che la linea non è stata ancora omologata nè mai forse lo sarà?
«Quella stazione (all’altezza di Siponto: ndr) l’ha costruita Rete ferroviaria italiana, la Regione si è trovata a cose fatte con quella programmazione. Di più non chiedetemi».
Però Fs, titolare della linea, la esercita con bus sostitutivi pagati quanto le corse del treno, 6 euro a chilometro. Non le sembra un po’ strano?
«Gli autobus sostitutivi costano più cari della gomma cosiddetta semplice, ovvero quella che il cui servizio viene garantito dall’operatore titolare non per conto di altri. Comunque con la gara per il trasporto pubblico regionale del 2020 finirà anche questa storia».
A proposito della gara i sindacati sono preoccupati per i posti di lavoro.
«Non hanno motivo di preoccuparsi, abbiamo previsto somme aggiuntive per 23 milioni proprio per mettere le aziende di trasporto che si ritrovassero con i chilometri tagliati, nelle condizioni di non licenziare nessuno. Mi sembra che la Regione abbia agito con coscienza e ponendo al centro la salvaguardia dell’occupazione».
I sindacati temono che questa copertura duri solo per due anni.
«Affrontiamo per il momento questa prima fase del piano, poi si vedrà. Oltretutto non si può fare diversamente, ricordo ai sindacati che in qualsiasi ente pubblico il bilancio può essere massimo di durata triennale».
Come la mettiamo con i pugliesi che non vogliono pagare il biglietto sui bus?
«Ricordo soltanto che la Regione ha già pagato per loro le sanzioni dello Stato sulla testa dei comuni e l’ha fatto per ben tre volte. Ora basta, npn possiamo spendere i soldi dei pugliesi per riparare a certe negligenze. Bisognerà raggiungere il 35% di bigliettazione su tutte le tratte, altrimenti il servizio non può andare avanti».
La Provincia di Foggia sostiene di aver effettuato per tempo la sua programmazione.
«E infatti sono i bacini che devono organizzare i servizi all’interno del territorio di competenza. Compresi i servizi minimi finanziabili con contributo statale: quelli che servono per portare la gente a studiare, al lavoro, a curarsi e via dicendo. Anche su questi vale il rapporto 35/65».

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