L’ex Politeama non diventerà del Comune. Ed un eventuale intervento di recupero, atteso ormai da oltre 30 anni, sarà realizzato da privati. A smorzare i sogni degli amanti della “Lucera città” che dalle pagine della «Gazzetta» auspicavano un recupero da parte del Comune, che dovrebbe però acquisirne la proprietà, è lo stesso sindaco Antonio Tutolo. Ad essere invocato da più parti un intervento simile a quello fatto a Foggia con l’ex convento di Santa Chiara di via Arpi, ceduto in comodato gratuito al Comune dalla curia vescovile e diventato un contenitore culturale di grande pregio.
“Sono d’accordo con chi ha a cuore il recupero del centro storico, sono concorde che i ruderi del Politeama che sono lì in bella mostra ormai da metà anni ‘80 del secolo scorso siano qualcosa di assolutamente negativo ma il Comune non è in grado di acquisire l’ex teatro e pensare ad un progetto con fondi europei che nel corso degli ultimi anni sono diventati sempre più difficili da intercettare.
Di sicuro – sottolinea il sindaco Tutolo – i fondi europei non sono un bancomat nel quale mettere la scheda e ottenere milioni e milioni di euro per restaurare un teatro che è da rifare del tutto, si tratta di un intervento costosissimo”. Da parte del sindaco Tutolo la preoccupazione per altri palazzi storici come i Sacramentini di via Cairoli. “Abbiamo già situazioni di palazzi comunali abbandonati da mezzo secolo e passa i cui progetti di recupero non sono decollati e che vorremmo realizzare, ecco perché l’idea di acquisire il Politeama non può – spiega Tutolo – essere messa in agenda. So però di progetti da parte di privati, ben vengano se riusciranno a riqualificare l’ex Politeama”. Il Politeama fu distrutto da un incendio a metà degli anni ‘80 del secolo scorso, nato come teatro Gifuni Buccino nel primo decennio del ‘900 è stato utilizzato successivamente anche come sala cinematografica sino all’incendio che lo distrusse. L’ex Politeama è in via Casotti, a pochi metri dalla trecentesca chiesa di San Domenico.