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Manfredonia, nascondeva armi da kung fu, pistole e droga in casa: arrestato 20enne

 
Redazione online

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Manfredonia, nascondeva armi da kung fu, pistole e droga in casa: arrestato 20enne

RIS di Roma è stato incaricato di verificare se le armi sequestrate siano già state utilizzate nella commissione di reati, e se il materiale esplodente sia compatibile con quello utilizzato, anche molto recentemente, in attentati dinamitardi a Foggia e provincia

Giovedì 31 Gennaio 2019, 15:22

MANFREDONIA - È stato beccato con armi da kung fu, pistole e droga in casa, per questo un 20enne incensurato è stato arrestato in flagranza di reato dai carabinieri di Manfredonia con l'accusa di spaccio di sostanze stupefacenti e di illecita detenzione di armi clandestine e di esplosivi. Il giovane è stato denunciato anche per la detenzione abusiva di munizioni e armi bianche non denunciate. Dopo aver perquisito la casa del giovane, che si trova nelle palazzine popolari di largo delle Euforbie, nell’ambito di una serie di controlli i militari hanno rinvenuto  armi, munizioni ed esplosivi, oltre a droga, bilancini di precisione, materiale da confezionamento in dosi dello stupefacente, danaro, ritenuto essere il provento di illecita attività di spaccio, nunchaku da arti marziali e numerose armi bianche, il tutto sottoposto a sequestro.

All’interno della camera del ragazzo e nel seminterrato, chiuso con un lucchetto, sono stati trovati poco meno di 450 grammi di cocaina, 0,6 di hashish, tre pistole a salve calibro 9 modificate e rese idonee ad esplodere munizionamento comune, quindi da considerarsi armi clandestine, un ordigno esplosivo di fattura artigianale con miccia innescata, polvere pirica ed altra sostanza idonea al confezionamento di altri ordigni esplosivi, oltre a cartucce di vario calibro caricate artigianalmente, numerosi pugnali e coltelli, una balestra, un nunchaku da arti marziali, nonché bilancini di precisione e materiale per il confezionamento in dosi degli stupefacenti, oltre alla somma di 300 euro in contanti.

Il RIS di Roma è stato incaricato di verificare se le armi sequestrate siano già state utilizzate nella commissione di reati, e se il materiale esplodente sia compatibile con quello utilizzato, anche molto recentemente, in attentati dinamitardi a Foggia e provincia.

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