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Taranto, a che punto è la transizione dal grigio all’azzurro?

 
Umberto Fanuzzi

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Umberto Fanuzzi

Taranto, a che punto è la transizione dal grigio all’azzurro?

I Piani strategici straordinari e gli strumenti finanziari sono tutti stati finalizzati alla programmazione di interventi predisposti per la rigenerazione, riqualificazione e sviluppo del territorio su cui si è abbattuta la pesantissima crisi del più grande stabilimento produttivo di acciaio a ciclo integrale

Mercoledì 18 Ottobre 2023, 13:59

Sono un cittadino che ha antiche radici familiari nella città di Taranto; c’è ancora «vico Fanuzzi» nell’antico borgo marinaro prospiciente il Mar Piccolo. È a questo titolo che assumo l’iniziativa di predisporre questa sintetica nota.

I Piani strategici straordinari e gli strumenti finanziari straordinari cui qui si fa riferimento sono tutti stati finalizzati alla programmazione di interventi straordinari predisposti per la rigenerazione, riqualificazione e sviluppo del territorio tarantino su cui si è abbattuta la pesantissima, ormai «storica», crisi del più grande stabilimento produttivo di acciaio a ciclo integrale esistente da molto tempo in Europa - nato nell’anno 1960 - che ha prodotto effetti disastrosi in termini economici, occupazionali, sociali ed ambientali tuttora evidenti. In questa nota non si è inteso riferirsi al tumultuoso andamento pluridecennale ed al discontinuo ed incerto evolversi negli anni della crisi dello stabilimento siderurgico ex-Ilva ora affidato ad Acciaierie d’Italia. Il futuro dello stabilimento tarantino è legato alle decisioni che il governo intenderà assumere. Ipotesi: acquisizione dell’intero capitale sociale. L’attuale produzione di circa 3,1 milioni di tonnellate annue non consente di raggiungere il pareggio economico che è posto a circa 6 milioni di tonnellate/anno. Essa è assicurata da circa 8.200 addetti mentre in Cassa integrazione a rotazione sono state poste circa 2.300 unità lavorative cui vanno aggiunte circa 3.000 unità lavorative dell’indotto -145 imprese- a causa della mancata liquidazione da parte della società delle fatture emesse dalle ditte fornitrici interessate.

Ciò premesso, si precisa che i Piani strategici e gli strumenti finanziari straordinari qui considerati sono: Contratto Istituzionale di Sviluppo - CIS - dell’area di Taranto per un totale di ml 864 rivenienti da FSC 2014-2020 -oltre ml 69,800 rivenienti da FSC 2021-2027- cui vanno aggiunti ml 119,891 di risorse da acquisire, avviato nel mese di gennaio 2016 da concludere dopo ormai un periodo di operatività 7 anni e 9 mesi; Progetto di riconversione e riqualificazione industriale per l'area di crisi industriale complessa di Taranto -Prri- attivato nel luglio 2018 con Accordo di Programma per un ammontare totale degli investimenti pari a di ml 595 da realizzare con risorse rivenienti dal Por Puglia 2014-2020, oltre allo stanziamento Mise per ml 30 da realizzare entro settembre 2021 con occupazione prevista per n° 2.421 unità; Piano straordinario «Taranto futuro prossimo» avviato nel mese di gennaio 2020 per un totale di ml 1.920 da concludere entro il 2030 in aderenza con l’Agenda per lo sviluppo sostenibile 2030; Zona economica speciale - Zes Jonica interregionale istituita nel mese di marzo 2019 per un totale di ml 108 assegnate a Asdp Mar Jonio alla fine dell’anno 2021 rivenienti dal Pnrr. Il totale delle risorse finanziarie pubbliche da utilizzare a partire dall’anno 2016 ammonta a ml 2.682 cui vanno aggiunte risorse private per ml 430 e le risorse pubbliche rivenienti dal Por Puglia 2014-2020 per ml 595 .

Tutto ciò evidenziato, al comune cittadino tarantino - e non solo - viene naturale domandarsi se i soggetti pubblici interessati alla realizzazione dei progetti inseriti e coinvolti nell’attuazione dei Piani strategici straordinari - anche mediante gli interventi il cui finanziamento è previsto mediante l’utilizzo degli strumenti finanziari straordinari resi disponibili e finalizzati alla riconversione, riqualificazione, risanamento ambientale, sviluppo economico del territorio tarantino - sono disponibili a fornire risposte ai quesiti qui sotto elencati in modo che egli sia a conoscenza del reale passaggio da una storica situazione di grigiore, che ha caratterizzato la vita cittadina, ad una più confortevole situazione in cui predominano il verde e l’azzurro. Egli, pertanto, si rivolge ai soggetti attuatori degli interventi straordinari e, quindi, alla Regione Puglia, al Mise -Invitalia, Ministero dei trasporti ed infrastrutture, Ministero dell’ambiente, Ministero lavoro-Anpal, Comune di Taranto e altri Comuni interessati, Provincia di Taranto, Autorità sistema portuale e Mar Jonio. Ad essi pone le seguenti domande: relativamente al Contratto Istituzionale di Sviluppo -CIS, dopo sette anni e nove mesi dall’avvio dell’operatività del CIS di Taranto, qual è lo stato di attuazione finanziario dei 31 progetti di investimento programmati e quindi a quanto ammonta il totale della spesa impegnata e liquidata, quanti progetti devono ancora essere realizzati, nello specifico, qual è lo stato di avanzamento finanziario degli 8 progetti di investimento da realizzare da parte dell’Autorità sistema portuale Mar Jonio pari a ml 385.

Relativamente al Progetto di riconversione e riqualificazione industriale per l'area di crisi industriale complessa di Taranto, dopo due anni dalla conclusione del progetto, quanti programmi di investimento produttivi ed in R&S sono stati finanziati mediante le risorse pubbliche del Por Puglia e per quale importo complessivo, il loro stato di avanzamento finanziario e la data di conclusione degli investimenti, il numero dei nuovi occupati, il tasso di occupazione e di disoccupazione attuali rispetto ai preesistenti, il numero delle imprese attive attuali rispetto al preesistente, l’ammontare dell’incremento dell’export e quello del valore aggiunto.

Relativamente al Piano di sviluppo e valorizzazione del territorio tarantino «Taranto futuro prossimo», dopo due anni e nove mesi dall’avvio del progetto, quante fra le 33 azioni/interventi sono state avviate e quelle già concluse, quali sono i risultati già consuntivati circa il previsto incremento dell’occupazione e la riduzione della disoccupazione giovanile, il numero delle nuove imprese giovanili e femminili delle start up e degli spin off, qual è l’ammontare degli investimenti avviati ed il loro stato di avanzamento finaziario previsti nei settori ambiente e salute, qualità urbana e della vita, mobilità ed accessibilità complessivamente ammontanti a ml 1.343, a quanto ammontano i contributi pubblici concessi dalla Regione Puglia.

Relativamente alla Zona Economica Speciale - Zes Jonica interregionale, dopo un anno e nove mesi dall’assegnazione delle risorse Pnrr: qual è l’ammontare dello stato di avanzamento dei progetti avviati e la data prevista per la loro conclusione.

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