L’inimmaginabile è arrivato Elly Schlein è riuscita a parlare alle «anime vere» ed ha vinto le primarie a dispetto di tutto l’apparato consolidato e ben strutturato di quel partito nato da una strana anastomosi tra due mondi molto ma molto differenti. È riuscita a portare al voto coloro che pur essendo stati testimoni delle sconfitte nazionali e poi delle successive regionali hanno partecipato alle primarie.
Molti in qualche modo non sono andati precedentemente a votare ma poi ecco con un rigurgito di identità si sono presentati per dare una sorta di certificazione di esistenza in vita riconoscendosi nello spirito innovatore di Elly Schlein. Bene ma adesso verrebbe da dire «salvate il soldato Elly» proprio proteggerla dai postumi di quel ribaltone di cui abbiamo parlato per l’evidente frantumarsi di equilibri ormai consunti. Elly Schlein, la Segretaria di un «Partito che non c’è», ha trentott’anni ha una robusta carriera politica alle spalle, ecologista, con una particolare sensibilità sulle politiche migratorie e idee socialiste profilo giovane, dinamico, moderno, atlantista decisamente di Sinistra votata da un mondo che con una mossa azzardata le chiede di rappresentare «qualcosa» che per ora è un po’ qui un po’ lì in un momento in cui la destra al Governo ha chiaro consenso popolare e leader assolutamente dominante.
A creare scompiglio non sarà lei sola ma tutto un corpo sociale italiano nuovamente in movimento vincendo quel torpore che lo ha pervaso per molto tempo in una sorta di anestesia culturale che ha bloccato tutto il sistema nervoso centrale e periferico.
È evidente che sulla scena politica italiana, e considerando la storia personale, Giorgia Meloni e Elly Schlein stanno movimentando uomini e cose con l’effetto che presto domineranno anche la scena in Europa alla fine : tutto il resto è noia. Finalmente abbiamo chi governa e ora emerge chi controlla, sembra proprio che nella Nazione Italia sia finito il tempo delle Coppe e sia cominciato il Campionato vero.
La scelta di campo diverrà molto più chiara rispetto al passato, remoto e recente con un linguaggio che i giovani profondamente comprendono. Saranno queste donne figure, forte espressione della volontà popolare, che rappresenteranno le colonne d’Ercole proprio di quel mediterraneo allargato prossimo palcoscenico di realtà politiche di diverse linguaggio. Tutto foriero di alleanze in una centralità nuova da consegnare alle generazioni Z, tanto desiderose di realizzare propri progetti e diventare finalmente protagonisti.