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La tragedia di Ischia in un Paese che non sa prevenire

 
Rosario Antonio Polizzi

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Rosario Antonio Polizzi

La Tragedia di Ischia in un Paese che non sa prevenire

Il governo da subito preveda un piano con approccio preventivo

Mercoledì 30 Novembre 2022, 15:00

Il maltempo ha colpito l’isola di Ischia provocando una terribile frana nella località di Casamicciola. Ischia è una isola vulcanica in cui la roccia dura è situata sotto ad un mantello di materiale friabile situato in superficie che notoriamente non drena.

Sotto la spinta della grande quantità di acqua frana colamenti o colate e dal distacco in cima cede e man mano che la massa scende verso il basso si ingrossa sempre di più travolgendo tutto in pochi minuti. La nostra è una Nazione ormai abituata a fronteggia le emergenze e non solo meteoclimatiche sempre: riparando i danni.

Dopo aver vissuto un'estate torrida una pioggia unica di 126 millimetri è caduta su un terreno notoriamente a rischio idrogeologico . Sull’isola di Ischia tra mezzanotte e le sei del mattino di sabato 26 novembre si è avuto la precipitazione più abbondante degli ultimi 20 anni. Un nubifragio, dunque, come ce ne sono sempre di più nel nostro Paese ha fatto franare la montagna sopra Casamicciola Terme travolgendo case e uccidendo persone.

L’ondata di fango arriva rapidamente al mare quando piove con questa intensità per cui tutto il fenomeno geologico si mette in moto nel giro di pochi istanti. Il 70 percento delle nostre località si trovano in zone a rischio idrogeologico tra l’altro l’Italia è una nazione geologicamente molto giovane. Gli esperti italiani hanno redatto mappe esatte dei territori ed è noto da anni che le carenze sono da imputare ad una vera e propria mancanza di cultura politica per cui non si è mai realizzato il richiesto presidio territoriale tecnico-scientifico con geologi ed ingegneri per l’attivazione della unica vera azione preventiva.

Il governo da subito preveda un piano con approccio preventivo. In nove anni si sono spesi 13,3 miliardi di euro per fronteggiare i danni con le politiche di prevenzione si risparmierebbe il 75% delle risorse. I geologi suggeriscono, ma bisogna ascoltarli, fenomeni di natura idrogeologici, del tutto naturali, sono stati amplificati a dismisura negli ultimi decenni a causa di due fattori specifici: il consumo di suolo e il cambiamento climatico.

Si calcola che ben 7 milioni circa di persone siano a rischio, di alluvione Non buttiamola sono su con...dono edilizio. Ancora una volta alla base di tutto bisogna fare cultura cultura cultura e soprattutto, è bene ripeterlo, presidio territoriale.

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