Gazzetta racconta le città. Lecce seconda tappa di questo racconto che guarda al futuro con la memoria del passato riletto con le pagine d’archivio di Gazzetta. Lo fa “interrogando” quattro personalità significative per il capoluogo salentino in modo da scattare un’istantanea della città.
Nella suggestiva cornice di San Francesco della Scarpa, nel pomeriggio di ieri, il direttore di Gazzetta Mimmo Mazza e la collega Barbara Politi hanno indagato il senso della leccesità confrontandosi con l’ex sindaco di Lecce e attuale presidente dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, Paolo Perrone; il direttore artistico e ideatore del “Locomotive Jazz Festival”, Raffaele Casarano; con il fondatore del brand Futuro Remoto, Gianni De Benedittis; con la presidente di Progetto Itaca, Natasha Mariano.
Un’occasione per guardare alle luci e alle ombre della Lecce di oggi e di ieri e quindi alle criticità: trasporti, occasioni mancate, assenza della grande industria che ha preservato il paesaggio anche se ha frenato lo sviluppo indirizzando le politiche verso l’incentivazione del turismo. Storie di successi coltivati dal personale talento, ma sempre legati al territorio che ha fatto da incubatore della loro creatività e delle loro capacità. Storie legate da un filo rosso: tutti partiti da qui, ma spesso con l’input sviluppato all’estero. È il caso di Perrone che ha vissuto fuori da Lecce gli anni dell’università per poi rientrare richiamato dal padre che aveva necessità di coinvolgere i figli nelle aziende di famiglia. Un rientro che, però, ebbe una svolta inaspettata: decise di impegnarsi in politica al fianco di Adriana Poli Bortone per poi raccogliere il testimone e diventare il sindaco di Lecce. Stimoli che anche Casarano ha cercato all’estero, poi richiamato da quel legame fortissimo con il territorio. Stessa sorte per De Benedittis che ha trovato spazio per il suo lavoro dopo aver vinto un premio.
Il direttore Mazza ha spiegato il senso dell’iniziativa di Gazzetta (prossimo appuntamento il 29 maggio ed eventi sino al 15 giugno): «Raramente ci capita di soffermarci su temi che stavano un po’ più nel profondo dell’anima e delle radici. Ecco perché ci ritroviamo a parlare di identità. Sono temi magari sfiorati, ma mai scavati». E poi la bellezza della città è stata la grande protagonista. Una bellezza cha ha fatto fatica ad emergere. Perrone ha ricordato gli anni dell’università, quando un professore gli decantò la bellezza di Lecce della quale, all’epoca, lui vedeva solo il centro storico lasciato al degrado. I testimonial della leccesità hanno sottolineato che «per alcuni aspetti è sicuramente una città europea, se pensiamo al flusso di turisti che attraversa la città». E accanto alla bellezza dei beni culturali, c’è quella artistica con le stelle del firmamento musicale: da Alessandra Amoroso ad Emma ai Negroamaro.
Lecce è il secondo di una serie di appuntamenti a cui dà vita la Gazzetta del Mezzogiorno, in collaborazione con la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica, accompagnati da foto suggestive firmate da Francesco Conti, Daniela Dell’Anna, Andrea Gabellone, Caterina Gerardi, Martina Loiola, Lorenzo Papadia, Federico Patrocinio, Zeno Marco Rizzo, Alessia Rollo, Ilenia Tesoro e Samuele Vincenti.