Maurizio Gasparri è arrivato a Foggia al palazzo dell’Arte “Sala Rosa” in Via Galliani a Foggia, per un incontro con Tullio Ferrante per parlare di crisi idrica e infrastrutture. «Ho letto che Garofani che io ho conosciuto in Parlamento, oggi sul Corriere della Sera conferma alcune cose che ha detto per cui alla fine non ci deve essere alcuna polemica, ci vuole massima fiducia e rispetto del Quirinale. Garofani esprime delle sue opinioni politiche, del resto l’ho conosciuto, era un collega della Margherita, un’ottima persona. Non vedo nessuna polemica e il presidente Mattarella non c'entra nulla con le opinioni che qualcuno può esprimere. Sono opinioni». Lo ha detto Maurizio Gasparri, capogruppo al Senato di Forza Italia rispendendo a domande di giornalisti a Foggia dove si trova per partecipare ad un incontro sulla crisi idrica. «Non c'è alcuna polemica che debba essere alimentata - ha aggiunto - Il Presidente della Repubblica è certamente un elemento di garanzia, rieletto peraltro dal Parlamento per un secondo mandato, come è noto, cosa che lui non voleva fare, ma perchè è stato considerato un elemento di sintesi».
Parlando a Foggia della sfida delle regionali in Puglia, il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri, ha detto che «gli altri (la coalizione di centrosinistra che supporta l’ex sindaco di Bari Antonio Decaro) hanno avuto un pò di vantaggio di una prepotenza attuata nell’impunità totale». «Perché - ha spiegato - io faccio parte anche della commissione parlamentare Antimafia e ho visto la rassegnazione di alcuni magistrati su alcune vicende che avrebbero meritato in questi anni un approfondimento maggiore: perché se nelle municipalizzate assumi parenti dei boss, e nessuno ti dice niente, poi bisogna capire il consenso su cosa l'hai fondato».
Il riferimento di Gasparri è all’inchiesta Codice Interno che nel 2014 portò a oltre 130 arresti per voto di scambio politico-mafioso al Comune di Bari nel 2019 e dalla quale sono emerse pressioni dei clan per alcune assunzioni nell’azienda municipalizzata per la raccolta dei rifiuti.
«La Puglia - ha aggiunto - è una regione impegnativa, noi siamo gli sfidanti, lo sappiamo benissimo, siamo con i piedi per terra. Noi ringraziamo Gigi Lobuono (candidato governatore per il centrodestra) per l’impegno che sta profondendo. Un candidato espressione della storia, della vita di questa regione, che si è messo in campo in una sfida difficile». «Noi - ha concluso - siamo qui non solo per affrontare i singoli temi come quello dell’emergenza idrica o altri temi che interessano la Puglia, ma nella speranza di vincere questa sfida che sappiamo essere impegnativa».
«L'acqua è un bene pubblico, le tariffe devono essere gestite con un sistema di regole chiare a tutela dei cittadini. Ma se nella gestione ci fosse più presenza dei privati, noi affronteremmo meglio la grave emergenza, che è la dispersione idrica. Noi in Italia andiamo da un minimo del 30 ad un massimo del 60-70% di dispersione idrica in base alla zona e all’efficienza. Dopo di che i prezzi devono essere definiti da autorità pubbliche, come avviene. Altro è una conduttura, un impianto, una struttura. Molte volte anche referendum e campagne demagogiche hanno confuso la proprietà dell’acqua con la partecipazione alla gestione». Lo ha detto a Foggia il senatore Maurizio Gasparri, capogruppo al Senato di Forza Italia, parlando con i giornalisti della crisi idrica che interessa la regione, anche alla luce della realizzazione di un’interconnessione idrica tra le dighe del Liscione e di Occhito annunciata ieri dal sottosegretario all’Agricoltura Patrizio La Pietra.
«Che quella idrica sia un’emergenza - ha proseguito - lo sappiamo. A volte non c'è piena consapevolezza. Perché quando l'acqua c'è, la vediamo scorrere dai rubinetti, ed è una risorsa in prospettiva più scarsa persino delle risorse del petrolio che ad un certo punto sarà, e viene già, sostituito da fonti alternative: dall’eolico, da altre possibilità energetiche, dal nucleare. L’acqua invece sarà sempre essenziale ed è quindi un bene che va maneggiato con cautela».
«Forza Italia - ha concluso - ritiene che, oltre agli interventi infrastrutturali, oltre a quelli specifici del momento, con i risultati degli investimenti che anche il Pnrr agevola, ci voglia anche una maggiore modernità. Noi ci siamo battuti anni fa per favorire l’ingresso dei privati, che non vuol dire mettere in discussione la proprietà pubblica dell’acqua».
















