Una delle missioni di Eusebio Di Francesco e del suo staff è quella di fare crescere l’affidabilità dei calciatori arrivati in estate e di riportare al top della condizione fisica quei giocatori che hanno accusato delle battute d’arresto a causa di infortuni, mettendo tutti nelle condizioni di dare il meglio.
La squadra sembra avere acquisito la consapevolezza che potrà centrare la permanenza solo a patto di tenere sempre alta l’asticella per quel che riguarda cattiveria agonistica, intensità, concentrazione e applicazione. Tutte doti dalle quali non può prescindere una formazione che abbia quale traguardo la salvezza e che deve convivere fatalmente con limiti strutturali.
Il passaggio seguente dev’essere quello di inserire chi è arrivato nel mercato estivo e deve adattarsi alla nuova realtà, cosa tutt’altro che semplice, a maggior ragione se gioca poco.
Tra i nuovi acquisti, l’unico ad avere avuto parecchio spazio è il centravanti Nikola Stulic, che è l’emblema di quanto sia complicato, per un atleta che giunge da un altro contesto, trovare la propria dimensione. Il serbo non ha ancora segnato e non sempre è stato funzionale al gioco del collettivo. Ma il medesimo discorso va ripetuto per il terzino destro Owen Kouassi, il centrale difensivo Jamil Siebert, l’esterno basso sinistro Corrie Ndaba, la mezzala Alex Sala, l’esterno alto Riccardo Sottil e la punta centrale Francesco Camarda che, ad oggi, hanno ottenuto un minutaggio piuttosto basso. Mentre il difensore centrale Matias Perez non è stato ancora schierato. Del resto, tutti i nuovi ad eccezione di Sottil, che in serie A ha già collezionato 120 presenze, e di Camarda, che si è allenato per due stagioni con la formazione maggiore del Milan, ma che è sceso in campo quasi solo per spezzoni di gare, gli altri volti nuovi del Lecce provengono da tornei differenti ed hanno bisogno di comprendere bene i meccanismi del campionato nel quale devono cimentarsi.
La loro crescita, però, è fondamentale perché il Lecce ha bisogno di tutti i componenti dell’organico, per fare fronte ad infortuni e cali di condizione, ma anche perché tra dicembre e gennaio dovrà rinunciare ad alcuni titolari che saranno impegnati in Coppa d’Africa.
Ad oggi, i due italiani Camarda e Sottil sono gli unici dei nuovi che hanno saputo incidere, realizzando un gol a testa e servendo un assist. Il centravanti ha firmato la rete del 2-2 nella gara contro il Bologna ed ha fornito a Mohamed Kaba la palla del 2-0 nel match di Coppa Italia contro la Juve Stabia. L’esterno alto ha siglato il pesantissimo gol che ha deciso la partita esterna con il Parma ed ha effettuato il cross che ha permesso a Tiago Gabriel di segnare il momentaneo 1-0 nella sfida interna con il Cagliari.
Di Stulic si è detto: non ha ancora trovato la via della rete, né ha avuto palle-gol autentiche da sfruttare. In una compagine come il Lecce, però, dovrà essere anche lui a procurarsele, con i giusti movimenti nell’area avversaria.
Kouassi ha palesato più di un problema nella fase di non possesso ed ha «ballato» parecchio in alcuni incontri, ma è lui che dovrà fare la propria parte in caso di forfait di Danilo Veiga. Siebert ha avuto un brutto approccio con il calcio italiano, esordendo nel difficilissimo confronto esterno con l’Atalanta, nel quale è stato in evidente affanno, per poi farsi espellere dopo 18’ nella gara di coppa con il Milan. Ma ha il sostegno di tecnici, compagni e dirigenti, che credono molto in lui. Per il tedesco, del resto, è stato fatto un investimento di rilievo ed è quindi un patrimonio da salvaguardare, anche alla luce del fatto che dovrà sostituire Kialonda Gaspar, quando l’angolano disputerà la Coppa d’Africa.
Per Sala va fatto un discorso analogo. Lo spagnolo non ha demeritato contro l’Atalanta, pur dando l’impressione di avere dei problemi in fase di non possesso. Quest’ultimo aspetto è emerso in modo eclatante contro il Cagliari. Dovrà quindi capire come difendere.
Nbada è stato schierato solo per alcuni scorci di partita e non è semplice valutare le sue prestazioni. Anche lui, però, dovrà dare di più nella fase di non possesso.
Tra gli uomini da riportare al top della condizione c’è soprattutto il mediano Balthazar Pierret, che in questo avvio di annata agonistica è stato alle prese con diversi acciacchi.












