LECCE - Con il successo ottenuto sul campo del Parma, Saverio Sticchi Damiani è diventato il presidente con più vittorie in serie A nella storia dell’unione Sportiva Lecce, toccando quota 31 successi e superando Mario Moroni (30) e Franco Jurlano (29). Il numero uno della società di via Costadura ha commentato il traguardo a margine dell’ultima partita: «Un risultato che fa sicuramente piacere, anche se la mia testa è sempre e solo rivolta agli obiettivi di squadra. È un record da condividere con i miei soci, con Pantaleo Corvino, con i dirigenti e collaboratori tutti, gli allenatori ed i calciatori che hanno contribuito a raggiungerlo, ed ovviamente i nostri tifosi a cui va un grazie particolare anche per essere venuti in 3000 di venerdì sera a Parma».
Dal dicembre del 2017 ad oggi, nel corso di più di anni da presidente in carica del club, Sticchi Damiani ha riportato il Lecce dalle ceneri della serie C agli splendori della serie A. Un modello vincente quello della società salentina, che ha al timone di comando una società composta da soci leccesi doc, tifosi dei colori giallorossi ancor prima che investitori del club. Un aspetto, quello legato all’appartenenza territoriale, che ha sempre contraddistinto il Lecce e che rende la società un unicum nell’intero panorama nazionale. Nel corso degli anni da presidente della squadra, Sticchi Damiani ha inanellato una straordinaria serie di successi. Dapprima la vittoria del campionato di serie C, poi l’anno successivo la promozione dalla B alla A. Dopo un anno di permanenza nella massima serie, il Lecce ha centrato la vittoria del campionato cadetto al secondo tentativo ed è reduce da due salvezze consecutive in serie A. L’obiettivo adesso è riuscire in quello che mai prima d’ora è avvenuto nella storia della società salentina: centrare per il terzo anno di fila la permanenza in serie A. Una traguardo difficile, ma alla portata di un Lecce che si sta dimostrando all’altezza della sfida.
Parallelamente ai risultati del campo, il Lecce di Sticchi Damiani è cresciuto anche dal punto di vista economico e delle infrastrutture. Conti in ordine e bilanci in utile, frutto di una politica societaria virtuosa e di investimenti oculati finalizzati a valorizzare il talento. L’operazione Dorgu, acquistato per 200 mila euro e rivenduto per quasi 40 milioni, ne è un chiaro esempio. Poi c’è la crescita fuori dal campo e quel centro sportivo che da sogno diventerà presto realtà. L’ennesimo segnale di crescita di una società che passo dopo passo sta costruendo successi su basi sempre più solide.