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«Cuore e compattezza», Leonardo Semplici indica la strada per il Lecce

«Cuore e compattezza», Leonardo Semplici indica la strada per il Lecce

 
Antonio Calò

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Antonio Calò

«Cuore e compattezza», Leonardo Semplici indica la strada

L’analisi del tecnico toscano sulla situazione giallorossa. «Quando si è in crisi, il cambio in panchina diventa preventivabile, Giampaolo avrà motivazioni uniche»

Lunedì 18 Novembre 2024, 12:57

LECCE - «Restare compatti e crederci». Il Lecce incassa l’incoraggiamento di Leonardo Semplici, 57enne trainer fiorentino che nell’olimpo del calcio italiano ha guidato Spal, Cagliari e Spezia, collaborando con Pantaleo Corvino da tecnico della Primavera della Fiorentina, dalla quale sono emersi atleti del calibro di Federico Chiesa e Federico Bernardeschi. «Nel parlare del primo scorcio di stagione giallorossa, bisogna rimarcare che i salentini stanno facendo bene da alcune annate pur disputando la massima serie con il monte ingaggi di gran lunga più basso di tutte le venti società partecipanti. Questo significa che il club ed il responsabile dell’area tecnica Corvino sono stati abili ad ottenere risultati positivi con un budget contenuto. Quando si opera con questa politica, portata ad avvalersi di calciatori spesso poco noti o per la prima volta sul massimo palcoscenico, può accadere che i nuovi arrivati non si inseriscano immediatamente al top e abbiano bisogno di un po’ di tempo per riuscirci. Probabilmente è quello che si è verificato al team giallorosso nei primi dodici turni. In questi casi determinante è la compattezza dell’ambiente. Il fatto che la piazza sappia restare accanto alla squadra sostenendola nel momento difficile può fare, alla lunga, la differenza».

In casa Lecce si è registrato da poco l’avvicendamento in panchina tra Marco Giampaolo e l’esonerato Luca Gotti: «Una simile eventualità era stata paventata da molti osservatori dopo lo 0-6 interno subito ad opera della Fiorentina, ma la dirigenza, in quel caso, ha rinnovato la fiducia al tecnico. Dopo l’1-1 con l’Empoli è stata presa la decisione di cambiare, ma non mi permetterei mai di esprimere dei giudizi in proposito».

L’ultima esperienza in panchina di Giampaolo risale al 2022, con la Sampdoria: «Tutti gli allenatori, nei periodi nei quali non sono alla guida di una formazione, continuano a studiare e ad aggiornarsi. Il neo tecnico del team giallorosso è preparato e, rientrando in “pista” dopo due anni, sarà animato dalla ferma volontà di tornare a dimostrare il proprio valore».

In coda alla graduatoria, Venezia e Monza hanno 8 punti, il Lecce 9, Genoa, Cagliari e Como 10, Verona e Parma 12. Insomma, c’è bagarre: «È una lotta affascinante e durerà a lungo con una classifica molto corta», sottolinea Semplici. «Ritengo che la compagine brianzola abbia qualcosa in più delle altre sul piano della qualità della rosa ed il medesimo discorso vale per gli emiliani sul reparto avanzato. Le altre sono sullo stesso piano. Conterà restare nel gruppo sino alla primavera, per poi provare a giocarsi bene le carte a propria disposizione. Impossibile azzardare pronostici, ma ripeto che sarà fondamentale la compattezza dell’ambiente. Dove verrà meno, il rischio di retrocessione crescerà a dismisura».

In testa, il Napoli ha 26 lunghezze, Atalanta, Fiorentina, Inter e Lazio 25, la Juventus 24: «Le sorprese sono l’undici capitolino e i toscani», rileva Semplici. «Sono contento per il mio concittadino Baroni, che dopo avere fatto benissimo a Lecce e a Verona, con squadre che dovevano salvarsi, si sta ripetendo con il complesso biancoceleste, valorizzando, con il proprio lavoro, l’organico a sua disposizione. La formazione viola, dal canto suo, dopo un avvio complicato, ha trovato la quadra anche grazie all’ottimo rendimento di calciatori lasciati partire da piazze di spicco che si stanno mettendo in mostra. Il Napoli, con l’ingaggio di Conte, un mercato importante ed il vantaggio che deriva dal fatto di non essere impegnato nelle coppe, era atteso al rilancio dopo la pessima annata scorsa. L’Atalanta si sta confermando ad altissimi livelli sia come sodalizio, sia come squadra. La Juventus ha iniziato un nuovo percorso, con un “mister” emergente e con un roster di spessore. Ma la mia favorita per la vittoria dello scudetto era e resta l’Inter, per completezza del gruppo, esperienza e continuità del lavoro».

In Champions, l’Italia schiera cinque compagini, ma è improbabile che tutte proseguano il percorso dopo la prima fase: «Al momento - analizza Semplici - , il Bologna ha un cammino in salita perché alcune buone prestazioni non si sono concluse con una vittoria. I felsinei, però, sono in crescita. L’Inter ha i mezzi per puntare ad imporsi nella massima competizione continentale. L’Atalanta raccoglie consensi e risultati positivi ovunque grazie all’eccellente lavoro di Gasperini e della proprietà. La Juventus è ben piazzata, mentre il Milan, che ha rialzato le proprie quotazioni con l’affermazione colta al “Santiago Bernabeu” con il Real Madrid, deve riuscire a trovare maggiore continuità».

La nazionale, dopo il flop all’Europeo, si è rilanciata: «È innegabile - conclude Semplice - che in Germania gli azzurri non siano stati all’altezza. Spalletti, però, da allenatore preparato ed esperto, ha analizzato ogni aspetto ed ha capito cosa non abbia funzionato a dovere. Poi è ripartito con slancio nuovo, ringiovanendo la rosa dei convocati e scegliendo calciatori che hanno grande “fame”. I risultati conquistati in un girone di Nations League decisamente complicato stanno dando ragione al commissario tecnico. Ora bisogna insistere per preparare al meglio il cammino verso il Mondiale: l’Italia stavolta davbvero non potrà mancare».

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