LECCE - Battere il Verona, conquistare i tre punti in palio, compiere un balzo in avanti in classifica in termini di punti messi in cassaforte e lasciarsi alle spalle i fantasmi di un inizio di campionato negativo.
È con questi obiettivi che il Lecce scenderà in campo oggi, alle 18,30, al «Via del Mare», per affrontare la formazione scaligera, che in graduatoria vanta quattro lunghezze in più di quella salentina.
Per sperare di avere ragione dei veneti, il complesso giallorosso dovrà anche ritrovare la via della rete. L’ultimo gol della «pattuglia» allenata da Luca Gotti risale a sabato 21 settembre scorso quando, al 59’ del match interno con il Parma, Nikola Krstovic ha realizzato il 2-0, che poi sarebbe stato riequilibrato dai ducali nei minuti di recupero. Nelle quattro gare seguenti con Milan, Udinese, Fiorentina e Napoli, il Lecce non ha fatto centro.
Scendere in campo con l’obbligo di imporsi è sempre complicatissimo perché una simile situazione produce pressioni enormi sul piano psicologico, ma questa considerazione non muta il fatto che Federico Baschirotto e compagni abbiano l’imperativo di assicurarsi l’intera posta in palio. Servirà una prova di grande compattezza e di estrema attenzione nella fase di non possesso, ma sarà indispensabile anche maggiore precisione, più cinismo e magari una buona dose di imprevedibilità dalla trequarti campo in su.
Nel presentare la sfida, mister Gotti non si nasconde: «In questo momento è importantissima ed è così per più motivi, ma soprattutto per migliorare la nostra classifica e per interrompere la serie di quattro sconfitte di fila dalle quali siamo reduci. Conta tanto pure per i nostri rivali. Anche se la graduatoria alla quale dovremo fare riferimento sarà quella finale, dopo la 38ª giornata, bisogna conquistare punti. La gara sarà notevolmente diversa da quella con il Napoli. All’interno della partita prevedo varie fasi e sarà fondamentale avere solidità mentale. Il derby d’Italia tra Inter e Juventus ha proposto un’alternanza di situazioni emotive alle quali le due contendenti hanno puntualmente saputo reagito. Ebbene, fatte le debite proporzioni, quello odierno potrebbe essere un match simile».
Conferma di avere avuto indicazioni positive dalla prova sfoderata dai propri uomini al «Maradona»: «Dopo lo 0-6 subito con la Fiorentina, ci siamo detti che dovevamo riproporre immediatamente un Lecce che fosse squadra. Sotto questo profilo, a Napoli gli spunti sono stati quelli giusti, sia nella coesione che nell’atteggiamento, due caratteristiche per noi imprescindibili. Pelmard e Pierotti (impiegati per la prima volta nell’undici di partenza, ndc) meritano il mio applauso per la prestazione che hanno tirato fuori».
La formazione salentina è stata sin qui frenata anche dalla sterilità realizzativa: «Mi chiedete ogni volta come fare a risolvere il problema. Cambio le parole, ma la risposta è la medesima. Con il lavoro quotidiano, provando a trovare equilibri nuovi, andando a cercare anche lo spunto fortunato».
L’incontro odierno, con ciò che si porta dietro, genera tante pressioni: «Chi, come nel mio caso, allena squadre che hanno l’obiettivo di salvarsi, lottando sino alla fine, deve essere sempre solido perché nel cammino di questi team vanno messe in preventivo tante sconfitte e poche vittorie e spesso molto dipende dal calendario, che è casuale. Occorre concentrarsi sul lavoro che si fa giorno dopo giorno, accettando le critiche ed individuando gli spunti utili, ma tenendo lontani i catastrofismi. Il Lecce ed il Verona hanno una classifica differente, ma stanno vivendo entrambi un periodo delicato».
Andy Pelmard e Patrick Banda si sono ben comportati a Napoli. Scontato chiedersi se giocheranno dall’inizio oggi. Ma è inutile provare ad ottenere qualche indicazione: «La cosa certa è che recuperiamo Gallo. Per il resto dovrò fare delle valutazioni perché siamo scesi in campo sabato pomeriggio e siamo rientrati nella notte a Lecce. Ci sono delle situazioni in bilico ed ho alcuni interrogativi da sciogliere».
Gotti non si sbottona nemmeno sulla possibilità che Hamza Rafia venga confermato a centrocampo: «A Napoli mi è piaciuto molto perché ha letto bene la partita. È stato particolarmente utile. Vedremo».