Sabato 06 Settembre 2025 | 12:26

L'ex tecnico Vincenzo Maiuri: «Taranto, pensa in grande con il Picerno mina vagante»

 
raffaele fiorella

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raffaele fiorella

L'ex tecnico Maiuri: «Taranto, pensa in grande con il Picerno mina vagante»

«Auguro il meglio agli ionici, tifo per loro. Possono arrivare fino in fondo e lo meriterebbero dopo aver disputato un gran campionato»

Venerdì 10 Maggio 2024, 13:23

Milanese d'origine e tarantino d’adozione, Vincenzo Maiuri, 54 anni, quest’anno ha salvato il Sorrento dopo averlo riportato in Serie C ed ora si gode il meritato riposo, senza però staccare del tutto la spina dal calcio. L’ex tecnico del Taranto, che conosce a fondo la Lega Pro, martedì ha seguito dagli spalti dello «Iacovone» il debutto nei playoff della formazione ionica (0-0 col Latina).

Maiuri, il Taranto è atteso domani sera da un’altra gara secca, in casa, contro il Picerno. Pronostico?

«Partita tosta, vedo il Taranto leggermente favorito dal fatto di avere a disposizione due risultati su tre per passare il turno. Sarà una bellissima partita. Martedì c’era un’atmosfera splendida allo Iacovone: un pubblico che merita almeno la B. Sono molto legato alla città di Taranto e ai colori rossoblù, qui ho allenato e giocato. Auguro il meglio agli ionici, faccio il tifo per loro. Possono arrivare fino in fondo, ne sono convinto, e lo meriterebbero dopo aver disputato un gran campionato. Senza il -4 si sarebbero piazzati al secondo posto. Il segreto sta nell’esperienza e nella bravura di Capuano e nella compattezza, forza e qualità della squadra».

Il Picerno ha eliminato il Crotone e ora cerca il grande colpo in trasferta.

«Club che ormai sta diventando una presenza fissa nei playoff, a conferma che non è più una sorpresa della C. Società solida, dirigenza competente, un ottimo allenatore che fa giocare bene la squadra, e poi c’è l'entusiasmo del gruppo. Penso che il Picerno possa cucirsi addosso il ruolo della mina vagante in questi playoff. Giocando in trasferta è obbligato a vincere: non deve aver fretta di segnare, bisogna cercare di mantenere in equilibrio il punteggio e colpire al momento giusto».

Il Cerignola sarà di scena a Caserta, dopo il pari interno col Giugliano.

«Raffaele è un buon allenatore, dotato di grande senso pratico: ha rilanciato l’Audace. Partita complicata. Servirà un’impresa per accedere alla fase nazionale dei playoff. La Casertana è una squadra molto forte nei singoli, una delle compagini più attrezzate del girone C dopo Avellino, Benevento e Catania. Conosco bene l’ambiente di Caserta, che sa come spingere la sua squadra e stimo molto Cangelosi: ha fatto un bel lavoro».

Playout dominati da incertezza, brividi, alta tensione. Il Potenza ce la farà a salvarsi?

«Squadra partita con ben altre ambizioni, e scivolata nell’inferno dei playout all’ultima giornata. Non sarà facile ma ora deve ritrovare forze e lucidità per centrare l’obiettivo. Monterosi squadra che è stata sempre nelle retrovie ma è forte, ha tanta qualità ed esperienza nella rosa. Una partita che, per valori, avrebbe meritato i playoff come scenario. Due sfide delicate, in cui prevedo equilibrio».

Dopo il Brindisi, un’altra pugliese retrocederà: Monopoli o Virtus Francavilla.

«Un doppio derby da brividi, due club che ci avevano abituato ad altro nelle annate passate e quest’anno hanno fatto più fatica. Rose che grossomodo si equivalgono. Il fattore emotivo sarà determinante: chi riuscirà a tenere i nervi saldi avrà maggiori chance di conquistare la salvezza. A Brindisi ho allenato e mi dispiace molto che il club sia durato appena un anno in C. I problemi societari sono stati determinanti, in negativo. Mi auguro che i biancazzurri tornino presto tra i professionisti. Un grande plauso alla squadra che fino alla fine ha onorato il torneo e la città di Brindisi, a testa alta, con grande orgoglio, lealtà e senso di appartenenza».

Il Foggia non ce l’ha fatta a garantirsi un posto nei playoff.

«Squadra che poteva fare di più, non è stata lineare. Ha perso terreno quando c’è stato l’esonero di Cudini, poi col ritorno di Mirko, il mercato e il grande apporto di Millico si è risollevata scongiurando il rischio playout. Ora leggo che Canonico vuole mollare ma non posso credere che una piazza così debba ripartire di nuovo dai dilettanti. Va trovata assolutamente una soluzione».

Il futuro di Maiuri?

«Ho un altro anno di contratto col Sorrento. Abbiamo fatto un bel campionato: dopo un inizio difficile ci siamo riscattati alla grande, nonostante il dover giocare, di fatto, in trasferta anche le partite casalinghe, a Potenza, per l’indisponibilità dello stadio «Italia». Ripetersi non sarà semplice. Nei prossimi giorni avrò un confronto con la società e valuteremo se ci sono le condizioni per proseguire insieme il cammino».

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