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Bari, tutto è pronto per fare posto ad Aramu

Bari, tutto è pronto per fare posto ad Aramu

 
Davide Lattanzi

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Davide Lattanzi

Bari, tutto è pronto per fare posto ad Aramu

Menez resta l’indiziato principale al «taglio» ma anche Diaw non è al sicuro e martedì si sottoporrà a una visita di controllo

Domenica 24 Marzo 2024, 11:54

BARI - Menez, Diaw, Aramu: al solo pronunciare i loro nomi, viene da pensare ad una squadra che punta senza mezzi termini alla serie A. Il Bari, invece, è sestultimo, con due soli punti di vantaggio sui playout. Incredibile il destino: la squadra biancorossa non soltanto non ha mai schierato insieme i tre gioielli del mercato estivo, ma ora uno di loro non terminerà la stagione con i Galletti. Infortuni, ricadute, crisi di identità: il contributo di tre calciatori che nella categoria avrebbero dovuto rappresentare il classico valore aggiunto è, invece, prossimo allo zero. Eppure, mancano ancora otto giornate: il tempo per lasciare il segno e aiutare a salvare una stagione decisamente deludente c’è ancora. Il mercato è fermo, ma Giuseppe Iachini dovrà essere dotato del maggior numero di frecce al suo arco.

LA SECONDA CHANCE L’idea è allo studio già da qualche giorno. Con Menez e Diaw condizionati dai rispettivi guai fisici e con l’infortunio al legamento collaterale appena riportato da Kallon (ma il 22enne originario della Sierra Leone è un under e non influisce sulla lista dei 18 over), la società sta valutando di reintegrare Mattia Aramu. I primi quattro mesi in Puglia del 28enne piemontese si sono rivelati un flop senza attenuanti: 13 presenze (appena sette da titolare, di cui due durate un solo tempo), soltanto 579’ in campo, zero gol e nemmeno un assist. Un bilancio disastroso al punto da collocarlo in cima alla lista dei partenti del mercato invernale, ma l’offerta che lo convincesse non è arrivata. Così, pur essendo tra i più pagati dell’organico barese, è finito fuori lista. La sua ultima apparizione risale allo scorso 23 dicembre, poi nelle 12 partite successive solo due panchine prima dell’uscita dal gruppo. È integro, sì. Ma ha lavorato solo a livello individuale fatta eccezione per gli ultimi allenamenti agli ordini di Iachini. Sacrificato nel 4-3-3 di Marino, lui che è un trequartista «atipico», resta comuque difficilmente collocabile nel 3-5-2 dell’allenatore marchigiano. Un’alternativa a Sibilli o agendo da attaccante con ampia libertà di movimento, ecco le strade percorribili. È in prestito dal Genoa, ma se davvero arriverà un’altra chiamata, dovrà sfruttarla al meglio per trovare in futuro una collocazione degna.

UNA STORIA MAI DECOLLATA Certi rapporti nascono storti. Jeremy Menez è stato tra i primi acquisti della campagna trasferimenti estiva, ma, all’esordio in biancorosso (il 18 agosto con il Palermo) si è rotto il crociato. Ha lavorato sodo, rientrando il 23 dicembre a meno di quattro mesi dal grave incidente. Ma solo tre giorni dopo ha dato un «saggio» della sua carriera tormentata: assist visionario a Sibilli per il provvisorio vantaggio contro la Sampdoria ed espulsione gratuita per proteste. Nel 2024 ha collezionato sette gettoni (quattro da titolare, il totale porta a dieci con 377’) senza squilli e da un mese è fermo per il riacutizzarsi dei dolori al ginocchio operato. Iachini ha puntato subito su di lui, ma non può permettersi di aspettarlo. Il suo contratto scadrà il prossimo 30 giugno e non ci sono i presupposti per un rinnovo: la concreta possibilità porterebbe ad una risoluzione anticipata del contratto per riportare in lista Aramu.

UN CALCIO ALLA SFORTUNA Non dovrebbe correre i rischi di un «taglio», ma oggi Davide Diaw non può ancora ritenersi certo di restare a bordo fino alla fine. Il 32enne friulano, avrebbe dovuto essere il bomber deputato a raccogliere l’eredità di Cheddira. Invece, ha riportato uno stiramento dopo soli 14’ dal suo debutto con i Galletti (anche lui con il Palermo), è tornato dopo quattro turni per mettere insieme dieci presenze, due gol, un rigore sbagliato (506’ complessivi) per poi uscire di scena il 3 dicembre a Lecco per un’ernia lombare. È out da 15 giornate, Iachini ne avrebbe un bisogno disperato e contava di rimetterlo in pista dopo la sosta. Ma ruggine e fastidi non sono ancora scomparsi. È in prestito dal Monza e potrebbe finire fuori lista soltanto se fosse riscontrata una problematica di lungo termine. Martedì saranno effettuate nuove verifiche.

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