BARI - Due punti di differenza in classifica, un avvio di campionato con più ombre che luci, la necessità di rilanciarsi. La sfida di domani tra Reggiana e Bari racchiude già mille significati. E apre un nuovo capitolo di un confronto che ha nell’ultimo precedente il momento più significativo. 22 luglio 2020: nei playoff reinventati a causa della pandemia, le due formazioni giocano la finale per la serie B ed al Mapei Stadium la spuntano gli emiliani per 1-0 costringendo i biancorossi a rimandare il ritorno in cadetteria a due anni più tardi. Trenta sono i confronti complessivi andati in scena (26 in B, due in A, uno in Coppa Italia ed uno in C) con il bilancio in perfetta parità: 11 vittorie a testa e otto pareggi. In terra emiliana, però, i pugliesi si sono imposti una volta sola, con quattro pari e ben dieci ko.
ANALOGIE E DIFFERENZE Il Bari conta nove punti: è a due lunghezze dai playoff e ne ha quattro di margine sui playout. A quota sette, invece, è la Reggiana, soltanto due gradini più su della zona pericolosa. Ma sono diversi i lati in comune: entrambe le compagini hanno vinto un solo incontro e non hanno mai provato la gioia in casa. I biancorossi, però, sono anche caduti in una sola occasione, impattando in ben sei circostanze (il massimo in B), mentre i granata contano già tre rovesci, con quattro pareggi. La formazione pugliese è reduce dall’1-1 a Como, quella allenata dal campione del mondo (nel 2006) Alessandro Nesta dalla pesante sconfitta di Terni (0-3). Identico è anche il numero dei gol realizzati: sette a testa (come Sampdoria, Ternana, Cittadella e Modena) per il quartultimo score della categoria. Peggio si sono comportate soltanto Feralpi Salò e Brescia (4), Lecco (5) e Spezia (6). Ma mentre la retroguardia dei Galletti ha incassato sette gol giungendo al pareggio della differenza reti, quella della Reggiana ne ha subite dodici segnalandosi come la terzultima della B, meglio solo di Catanzaro (13) e Feralpi Salò (15). In casa gli emiliani hanno giocato appena tre volte, rimediando un ko e due pareggi, ma in trasferta il Bari è per ora lontano dai fasti della scorsa stagione: in quattro viaggi ha centrato un solo blitz (a Cremona), due pareggi (a Terni e Pisa) e uno stop (a Parma).
LE SCELTE Diversi i dubbi nei due schieramenti. Michele Mignani dovrebbe fare a meno soltanto dell’infortunato Maita, mentre torna a disposizione Morachioli. Sicuri di una maglia sembrano solo in sei: Brenno, Dorval, Di Cesare, Vicari, Maiello e Nasti. Ballottaggi aperti per il ruolo di terzino sinistro (tra Frabotta e Ricci), per i due posti da interni di centrocampo (favoriti Koutsoupias e Acampora, ma in lizza ci sono anche Benali e Bellomo), nonché per l’assetto offensivo. Se si opterà per i due trequartisti, allora toccherà ancora ad Aramu e Sibilli, con Nasti centravanti e Diaw destinato ad essere ancora arma a gara in corso. Se, invece, scoccherà l’ora delle due punte pure, uno tra Sibilli e Aramu scalerà in panchina. Nella Reggiana, invece, dovrebbero recuperare Portanova e Gondo, alle prese con noie muscolari avvertite a Terni.