LECCE - «A differenza dello scorso anno il Lecce gioca, fa gol e punti, vince, diverte. Speriamo continui così. Anche perché quest’anno si è alzato il livello tra squadre in lotta per la salvezza e non sarà semplice».
Gigi Garzya, salentino, ex difensore, promuove a pieni voti la squadra di D’Aversa. «Non conoscevo i nuovi - ammette - Sì, potevo immaginare che qualcuno fosse bravo nell’uno contro uno, però non li conoscevo».
Qual è stata la sorpresa più grande?
«Tutti i nuovi, praticamente. Hanno giocato tutti e tutti hanno già fatto una buona impressione. Alcuni l’anno scorso stavano in serie C, nessuno avrebbe mai potuto prevedere che fossero così bravi. Perché dei vecchi si sapeva. Se mi chiedi di Falcone, da lui mi aspetto il top perché è un grande portiere».
Da ex difensore, la difesa come si sta comportando senza Umtiti?
«Un po’ sta soffrendo, ma non tanto per la mancanza di Umtiti, che comunque rimane un signor giocatore, quanto per quella di Hjulmand, che faceva da schermo davanti alla difesa, rubava tanti palloni agli avversari. Comunque, quest’anno io l’ho detto dall’inizio: magari prenderemo qualche gol in più, ma ne faremo anche di più».
E com’è il nuovo centrocampo, senza Hjulmand?
«È molto più tecnico e fisicamente è migliorato tanto. È stata una sorpresa. Non me li aspettavo così. Poi se li vai ad analizzare ci sono anche nazionali, come Ramadani. Comunque un giocatore di caratura internazionale».
In attacco Krstovic ha segnato 3 gol in 3 partite giocate.
«E lui è stata la vera sorpresa. Io devo essere sincero: non lo conoscevo, lo avevo visto appena una volta. Ma, per me, era un giocatore sconosciuto. Si vede, invece, che ha la stoffa dell’attaccante vero. In qualsiasi campionato, in qualsiasi Paese, se hai il fiuto del gol, viene fuori. Poi lo vedo cattivo, tosto, si butta su tutti i palloni, davanti diventa davvero un punto di riferimento».
Lei cosa pensa di questo minor utilizzo di Strefezza?
«Il calcio in serie A è difficile, devi avere 22 titolari anche perché il campionato è lungo. Immagino che ora che sarà in forma Sansone, sarà utilizzato anche lui: è un giocatore che ha sempre giocato e ha fatto la differenza dove ha giocato. Bisogna calarsi nella realtà e capire che non sempre si può giocare da titolari. Il calcio moderno è questo. Anzi, sono contento perché, se metti in panchina un giocatore del livello di Strefezza, vuol dire che hai una rosa che te lo consente. Fino all’anno scorso sarebbe stato impensabile rinunciare ad uno come lui. Però, vedrai che Banda dovrà andare a giocare in Nazionale, e ci sarà spazio per tutti».
Si aspettava quest’impronta data sin da subito da mister D’Aversa alla squadra?
«Era difficile immaginarlo. Ma la squadra ha già 8 punti, che si ritroverà utili alla fine. Perché devi mettere in conto che ci sarà il momento no, quello meno fortunato. Ora - vuoi o non vuoi - ti sta girando anche bene. Sono dell’idea che senza la fortuna non vai da nessuna parte. Io non mi esalto adesso. Ho fatto questo lavoro, so che arriveranno purtroppo i momenti in cui invece girerà male. Come è capitato l’anno scorso, quando il Lecce perse tante partite di fila. Io non me lo auguro, ovviamente, ma è fisiologico. Ora, però, tu hai già messo tanti punti in cascina, che peseranno tantissimo soprattutto perché li hai conquistati con squadre come la Lazio e la Fiorentina».
NOTIZIARIO - Squadra al lavoro ieri mattina sul campo di Acaya. In vista della gara di venerdì prossimo (ore 20.45) contro il Genoa al Via del Mare, tutti i calciatori della rosa si sono allenati regolarmente ad eccezione di Dermaku, che prosegue nel lavoro personalizzato. Per stamattina è in programma un nuovo allenamento sempre ad Acaya.