BARI - Mignani resta o va via? Il Bari si interroga sul futuro del suo allenatore. Nonostante non sia ancora passata una settimana dalla sconfitta biancorossa nella finale dei playoff con il Cagliari, il tempo delle scelte non potrà essere protratto ancora a lungo. I capisaldi del club, in fondo, sono posti. La proprietà resterà nelle mani della famiglia De Laurentiis: esclusa l’ipotesi di una cessione a stretto giro del sodalizio pugliese, sebbene il presidente Luigi De Laurentiis stia mantenendo un dialogo da tempo avviato con un fondo di investimento americano che potrebbe anche entrare gradualmente all’interno della società per poi valutarne l’intera acquisizione in caso di campionato proiettato verso la serie A.
Si tratta, tuttavia, di discorsi di non immediata risoluzione: la programmazione del prossimo campionato sarà affidata all’attuale presidente che potrebbe rientrare in sede la prossima settimana per una serie di incombenze. Potrebbe essere anche l’occasione per annunciare le prime novità, ma per una decisione definitiva sul capitolo allenatore, si attenderà il confronto tra il direttore sportivo Ciro Polito (pressochè fugati i dubbi sulla sua permanenza, anche in virtù del vincolo appena rinnovato fino al 2025) e lo stesso Michele Mignani. I rapporti tra i due restano eccellenti, ma, dopo un’annata così intensa, è necessario comprendere se esistano i presupposti per ripartire insieme, con rinnovato entusiasmo. L’allenatore ligure, dal canto suo, non prenderà alcun impegno prima di aver sentito la campana biancorossa: d’altra parte, è sotto contratto fino a giugno 2024.
Le voci di un suo possibile divorzio dal Bari, tuttavia, cominciano ad alimentare concreti interessi nei suoi confronti. Le big dei tre gironi di C (a cominciare dall’ambiziosissimo Padova) sarebbero disposte a proporre lauti ingaggi pur di assicurarselo, ma, dopo una lunga gavetta ed una così brillante prima esperienza in B, è difficile suppore che il coach genovese compia un passo indietro. È circolata anche la voce di un interessamento del Frosinone: ebbene, Guido Angelozzi, direttore dell’area tecnica ciociara, nutre profonda stima di Mignani e ha avuto modo di seguirlo più volte nell’ultima stagione. Tuttavia, la pista non è praticabile al momento: innanzitutto perché, dato il profondo legame del manager siciliano ai Galletti, mai si permetterebbe di contattare un tecnico sotto vincolo prima che il Bari eventualmente lo liberi. In secondo luogo, perché il Frosinone, chiamato a colmare velocemente la lacuna sull’allenatore dopo l’addio di Fabio Grosso, si starebbe orientando su Eusebio Di Francesco.
Attenzione, invece, ad un’ipotesi attendibile che porterebbe al neo retrocesso Spezia: una compagine destinata a lottare per l’immediato ritorno in A. L’eventuale approdo nella sua regione e la possibilità di perseguire un obiettivo quantomeno analogo a quello del Bari, potrebbe far vacillare Mignani. In caso di addio, dove si rivolgerebbe il club biancorosso? Polito sarebbe pronto ad una decisione rapida: il manager napoletano ha puntualmente ribadito di non amare i «casting» per reperire l’allenatore. Ecco perché si rivolgerebbe ad un uomo di assoluta fiducia e tutti gli indizi porterebbero a Fabio Caserta, suo compagno in ben tre avventure da calciatore (comune la militanza con Catania, Atalanta e Juve Stabia), nonché primo tecnico che assunse da direttore sportivo, alla guida della Juve Stabia con cui centrò una promozione dalla C alla B.
L’altro nome valido sarebbe Luca D’Angelo, profilo su cui il ds biancorosso sovente ha espresso parole d’elogio, nonché in possesso di principi di gioco (difesa a quattro, centrocampo a tre e attacco con tre uomini di grande dinamismo, spaziando dal 4-3-1-2 al 4-3-2-1, fino al 4-3-3) su cui l’uomo mercato dei Galletti ama costruire. Prendono quota, infine, i primi sondaggi sui calciatori del club pugliese. Il pezzo pregiato è Elia Caprile, corteggiato da Empoli e Torino, mentre il Palermo sarebbe pronto a tentare Mattia Maita. Il Cosenza, invece, potrebbe trovare l’accordo con Salvatore Molina, in scadenza di contratto con il Bari che non sembra propenso a proporgli il rinnovo.