FOGGIA - Vincere e sperare. Il Foggia non ha alternative, a poche ore dall’ultima giornata della Lega Pro. Domani il turno numero 38, che manderà in soffitta la stagione regolare. Giochi aperti in buona parte della zona playoff, fra chi cerca un piazzamento di vertice nella griglia e le squadre che sperano di ottenere in extremis il pass per partecipare agli spareggi-promozione. La formazione rossonera, scivolata domenica scorsa dalla quarta alla sesta posizione, può ora fare il percorso inverso e tornare al quarto posto, ma non dipenderà solo dal risultato dell’undici di Delio Rossi, che deve battere allo Zaccheria la Turris e sperare che Picerno e Cerignola non vincano, rispettivamente contro il Pescara e la Juve Stabia.
«Ci aspettano novanta minuti da brividi, può accadere ancora di tutto - sottolinea Giuseppe Di Bari (nella foto grande a destra), ex ds del Foggia, ora direttore sportivo della Juve Stabia -. Non ricordo, di recente, un finale di stagione così avvincente. Vale anche per il Foggia, che ha visto sfumare la possibilità della terza poltrona ma può riprendersi il quarto posto e deve crederci, perché è un traguardo raggiungibile».
La priorità, per Petermann e compagni, è battere la Turris, poi si potrà pensare ai risultati delle dirette concorrenti. «Una bella sfida, da non sottovalutare - sostiene Di Bari -. La Turris ha conquistato la salvezza nel turno scorso, ma aleggia dell’incertezza in coda legata ai ricorsi che Monterosi e Viterbese hanno presentato contro le penalizzazioni ricevute. Per cui immagino una Turris che anche allo Zaccheria proverà a dire la sua e a conquistare punti, per essere senza più alcun dubbio certa della permanenza, e anche in ragione del fatto che è una partita sentita, tra due tifoserie fra le quali non corre buon sangue. Il Foggia ha le potenzialità per far suoi i tre punti: lo stop di Catanzaro ci può stare, Rossi sta cercando di far crescere la squadra, migliorare il gioco, far sì che il gruppo possa presentarsi ai playoff nelle migliori condizioni possibili».
L’ex direttore sportivo rossonero - che col Foggia ha giocato, da difensore, in tutte le categorie professionistiche e da ds è stato fra gli artefici della scalata dalla Serie D alla B del quinquennio 2012/2015 - conosce bene Delio Rossi, perché l’ha avuto come allenatore proprio a Foggia in Serie B, nella stagione 95/96. «Fu un’annata complicata - ricorda Di Bari -, anche se quell'anno segnai il mio unico gol in rossonero, a Perugia in una delle prime gare in diretta su pay tv. La retrocessione dalla Serie A ci aveva segnato, e con il mister non scoccò la scintilla. Così, fu difficile rialzarsi. La partita in casa contro la Salernitana fu un trauma: invasione di campo del pubblico, sconfitta a tavolino, io espulso e squalificato per tre giornate, il mister esonerato. Poi ci salvammo con Burgnich. Ho molta stima di Delio Rossi come allenatore: ha grandi idee, esperienza, ha avuto una meravigliosa carriera in panchina e da tempo desiderava tornare ad allenare a Foggia, la sua città adottiva. La sua mano già si vede: qualcosa sta cambiando nel fraseggio, nel pressing, nel modo della squadra di stare in campo e costruire la fase offensiva. Auguro il meglio a lui, al club, ai tifosi, a un gruppo di calciatori che non si è smarrito e ha tenuto botta nonostante abbia visto avvicendarsi quattro allenatori in un anno. I playoff di C sono lunghi e duri, su 28 squadre una sola alla fine festeggerà, ma sono spareggi anche imprevedibili, dove chi avrà meno pressioni, e si presenterà a queste sfide in buone condizioni fisiche e mentali potrà arrivare lontano».
Per il Foggia primo obiettivo il quarto posto, che dipenderà anche dal risultato di Juve Stabia-Cerignola. «Una partita importante anche per noi - conclude il 53enne dirigente manfredoniano, ds del club di Castellammare - contro una squadra molto in forma, un club in cui ci sono tanti amici, come Di Toro e Pazienza ma non solo loro due, persone con cui ho condiviso bei momenti nel mondo del calcio. Siamo dispiaciuti e arrabbiati per come è andato il nostro girone di ritorno, al di sotto delle attese, cercheremo di vincere questa sfida perché giochiamo davanti ai nostri tifosi e vogliamo provare a centrare la qualificazione ai playoff».
















