Lunedì 03 Novembre 2025 | 19:13

Concorso per assistenti sociali Brindisi-San Vito: «La graduatoria è sbagliata»

Concorso per assistenti sociali Brindisi-San Vito: «La graduatoria è sbagliata»

 
Andrea Pezzuto

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Andrea Pezzuto

Concorso per assistenti sociali Brindisi-San Vito: «La graduatoria è sbagliata»

Tar ordina assunzione riservista: «Non ammessa discrezionalità»

Lunedì 03 Novembre 2025, 12:23

Monica Maggi dovrà essere assunta dal Consorzio dei servizi sociali Brindisi-San Vito come assistente sociale. Il Tar di Lecce ha accolto il ricorso della concorsista, relegata illegittimamente al 26esimo posto nella graduatoria e non tra i cinque vincitori. Poiché riservista in quanto ha prestato servizio civile, aveva diritto - come da bando di concorso - a ottenere l’inserimento tra i cinque assunti. Una doglianza accolta dai giudici amministrativi, che oltre a disporre il collocamento della ricorrente all’interno della graduatoria concorsuale dei vincitori riservisti, ha condannato il Consorzio al pagamento delle spese di lite (2.000 euro), oltre accessori e rimborso del contributo unificato. «Nessuna discrezionalità è ammessa in capo al Consorzio», hanno statuito i giudici.

Secondo il Tar, l’ente «ha violato l’evidente autovincolo cui si era obbligato con l’approvazione della lex specialis della procedura, effettuando un’attività di ricomputo delle riserve spettanti per ciascun titolo di preferenza in pieno contrasto con le difformi e inequivoche previsioni regolanti la disciplina di selezione». Alla base dell’atto illegittimo, insomma, vi è stata una cattiva interpretazione e applicazione delle norme sulla collocazione dei riservisti. La graduatoria era stata approvata nel febbraio scorso. E nessuno dei 25 candidati collocati in graduatoria davanti alla ricorrente era in possesso del precipuo titolo di riserva. A complicare il quadro c’è il fatto che contestualmente è stata redatta una graduatoria per l’assunzione di due istruttori amministrativi, e questo ha traviato rispetto ai corretti collocamenti dei tre riservisti previsti dal bando (un posto ai volontari delle forze armate, uno a chi ha svolto il servizio civile e uno ai disabili).

«Tra i cinque candidati utilmente collocati nella graduatoria degli assistenti sociali è stato incluso soltanto un partecipante titolare della quota di riserva “QR3” (per i disabili), mentre le uniche due posizioni utili relative alla graduatoria degli istruttori amministrativi sono state assegnate a candidati titolari delle ulteriori quote di riserva “QR1” (forze armate) e “QR2” (servizio civile)», ha sostenuto - a ragione secondo il Tar - la parte ricorrente. Tra l’altro i giudici, ad aprile, avevano già ordinato al Consorzio di provvedere alla rivalutazione della posizione di Maggi, con conseguente riformulazione delle graduatorie. Ma l’ente ha provveduto a rimodulare il riconoscimento dei titoli di riserva in favore di taluni candidati e ha riapprovato le graduatorie, lasciando tuttavia immutata la posizione di non vincitore della ricorrente. Dopo l’ulteriore ricorso vinto, dovrà essere assunta.

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