Brindisi si sogna turistica grazie ai progetti finanziati dal Contratto istituzionale di sviluppo. Ma tra il dire e il fare, c’è di mezzo un iter complesso da definire entro il 2026 per l’affidamento dei lavori di riqualificazione dell’ex collegio Tommaseo e del primo tratto dell’isola di Sant’Andrea e la loro gestione. Nel corso della conferenza dei capigruppo, il sindaco Pino Marchionna ha consegnato l’analisi svolta dalla società Stratosferica di Torino sul futuro che potranno avere i due compendi, per i quali il Cis ha previsto finanziamenti da 30 milioni (per il Tommaseo) e 5 milioni (per l’isola). Per l’ex collegio navale si è pensato a un albergo a 4-5 stelle da 120-150 camere, una sala congressi da 150-200 posti, area benessere, piscina, ristorante vista mare e, perché no, anche una scuola di alta formazione alberghiera di livello universitario (in tal caso, l’hotel sarebbe ridotto del 50 per cento per lasciare spazio ad aule didattiche).
Tra i punti di forza di questa destinazione, la vicinanza dell’aeroporto e il contesto estremamente suggestivo. Punto di debolezza, secondo Stratosferica, il fatto che Brindisi non è una location consolidata nel circuito turistico, oltre ai limiti normativi che interessano la struttura. Il sindaco ha riferito che al momento non sono pervenute manifestazioni d’interesse da parte di privati. Mentre una società di ricerca svizzera avrebbe puntato gli occhi sull’area contermine il castello Alfonsino. La location dell’isola di Sant’Andrea, come argomentato da Stratosferica, è ideale per la ricerca applicata. Si verrebbe così a realizzare uno scenario sinergico con Cetma, Cittadella della ricerca e Faros (acceleratore di Blue economy di Cdp) con hub a Taranto. Ma per attivare questo percorso, servono ulteriori finanziamenti pubblici. Fattore abilitante è ad ogni modo «la piena valorizzazione e la libera fruizione del castello Alfonsino, oggi fortemente sottoutilizzato», sottolinea Stratosferica, che approva l’idea di farne un contenitore per l’enoteca regionale, il museo dell’Appia e suggerisce di organizzare eventi culturali e spettacoli musicali. L’altro scenario prospettato da Stratosferica contempla uno sviluppo residenziale turistico-ricettivo con glamping, spazi per vela e sport acquatici, ristorazione, fiere del settore nautico e residenze turistiche. Questa destinazione d’uso sarebbe favorita dalla presenza del prospiciente porticciolo turistico.
Tra i punti di debolezza Stratosferica inserisce invece le acque non cristalline e «la mancata chiarezza dello status urbanistico dell’area». A tal proposito, il consigliere di Avs, Riccardo Rossi, si è detto «preoccupato per la tempistica». Infatti, l’ex collegio Tommaseo è di proprietà della Regione, che l’ha concesso in comodato d'uso al Comune con una serie di vincoli, tra i quali il divieto di sub-concessione. «Per superare questi limiti serve una delibera di giunta regionale», ha fatto presente Rossi. Inoltre, c’è da tenere in considerazione lo scoglio della Soprintendenza, pertanto andrà organizzato quanto prima un incontro per discutere della fattibilità dei progetti presentati da Stratosferica. Insomma, il rischio è che si proceda senza fare i conti con l’oste e ritrovandosi poi in fase di conferenza di servizi pareri sfavorevoli. Il sindaco ha anticipato che nei prossimi giorni la giunta delibererà l’affidamento della gestione della pratica Tommaseo e isola di Sant’Andrea a Invitalia affinché porti avanti l’iter fino alla gara e reperisca soggetti interessati ai due compendi. Il tutto entro 18 mesi, tempo entro il quale si devono anche perfezionare il passaggio delle aree e rimuovere i vincoli giuridici.