«Ci siamo accorti che il format dell’evento Rosati di sera veniva più volte replicato in diversi comuni, anche della nostra provincia. E così abbiamo pensato di avviare un momento di riflessione con le cantine di Brindisi, ipotizzando di recuperare la vecchia “Festa dell’Uva”, che organizzeremo a settembre». Il sindaco Pino Marchionna conferma l’anticipazione della Gazzetta circa l’annullamento dell’evento «Rosati di sera by Negroamaro Wine Festival» in programma dal 4 al 6 luglio, che era stato presentato al Vinitaly di Verona, ma non dispera.
L’evento di luglio, secondo quanto comunicato ufficialmente nei mesi scorsi, avrebbe dovuto essere promosso dal Consorzio di tutela dei vini doc Brindisi e doc Squinzano, in collaborazione con la Regione, il Comune e le associazioni di categoria. Una macchina organizzativa che di fatto non è mai partita, anche perché se da un lato il Consorzio parrebbe non aver mai accettato formalmente l’onere di organizzare l’evento, dall’altro associazioni di categoria come Confesercenti e Confcommercio sostengono di non essere mai state coinvolte nell’organizzazione dell’evento. Discorso rimandato a settembre, forse. «Insieme alle cantine della città, che si riuniranno in un’associazione dei vini della Via Appia, stiamo rivedendo il format dell’evento. Sarebbe bene introdurre qualche novità, focalizzando l’attenzione sul tema dell’agricoltura e sulla capacità produttiva di questa città. Pensiamo di organizzarlo tra il 10 e il 15 settembre, dopo i festeggiamenti dei Santi Patroni». E questa volta le associazioni di categoria auspicano di essere interpellate per poter dare il loro contributo. «Questa è la classica storia di chi vuole fare le nozze con i fichi secchi - afferma il presidente di Confesercenti, Michele Piccirillo -. Non siamo mai stati interpellati per l’organizzazione di questo evento. Quello che sappiamo lo abbiamo appreso dalla stampa. Pensiamo sia giusto che le associazioni di categoria vengano coinvolte nella fase iniziale dell’organizzazione di un’iniziativa. Siamo sempre disponibili e probabilmente gli unici capaci a mediare tra le esigenze dell’amministrazione comunale e quelle degli imprenditori, magari utilizzando anche lo strumento del Duc. Perché se l’amministrazione pensa di organizzare gli eventi a spese delle cantine, allora qualcosa non torna». Sulla stessa linea il presidente di Confcommercio, Gianni Corciulo: «Abbiamo appreso di questo evento dalla stampa. Ci limitiamo a confermare la nostra piena disponibilità a collaborare con l’amministrazione, considerato che Confcommercio rappresenta a pieno titolo operatori turistici e imprenditori del settore enogastronomico». Intanto, tramontato l’evento di luglio, l’ex assessore e dirigente del Partito democratico, Oreste Pinto, suggerisce ai consiglieri di chiedere «un accesso agli atti per conoscere quanto sia costata la spedizione a Verona e chi ha pagato il materiale per presentare un festival inesistente».