FASANO - Non ha una casa e con la pensione che gli dà l’Inps non può permettersi di pagare un affitto, così dorme dove gli capita. Un 80enne fasanese si è intrufolato nell’auto che una imprenditrice aveva parcheggiato negli stalli davanti all’ufficio postale di via Nazionale dei trulli dimenticando di chiudere il veicolo. Il pensionato deve aver interpretato la dimenticanza della proprietaria di quella Fiat 500X come un segnale del destino: ha aperto lo sportello e, dopo essersi sdraiato sul sedile posteriore del veicolo, si è addormentato. Quando poco dopo le 22 la donna, reduce da una serata trascorsa in compagnia di amiche, è andata a prendere l’auto per rincasare ci è mancato poco che, rendendosi conto che sul sedile posteriore della sua macchina c’era un uomo, non svenisse.
Per fortuna le sue amiche l’avevano accompagnata sino all’auto e, sentendola urlare, in pochi istanti sono tornate indietro. Pensavano a un’aggressione o a una rapina, non potevano immaginare che la loro amica avesse trovato un uomo che dormiva nella sua macchina. La telefonata al 112, il numero unico delle emergenze, è partita subito. E altrettanto rapidamente è arrivata sul posto una gazzella dei carabinieri. La proprietaria della 500, che era visibilmente scossa, ha spiegato ai due militari dell’Arma quello che le era capitato. I carabinieri hanno ispezionato l’abitacolo dell’auto e hanno trovato l’intruso. L’uomo è stato svegliato e invitato a scendere dal veicolo. Se a quel punto la proprietaria della 500 ha potuto riavere la sua auto ed è subito andata via, per i due militari dell’Arma si è posto il problema di cosa fare per il vecchietto. Di lasciarlo per strada sapendo che l’anziano non aveva un posto dove andare a dormire, i militi non se la sono sentita. Prima di attivare, attraverso la centrale operativa della Compagnia, i Servizi sociali comunali perché trovassero un ricovero notturno all’80enne fasanese - una persona che per molti versi può essere considerata un’istituzione in città, dove lo conoscono davvero in tanti - i militi hanno sfogliato, con l’aiuto del pensionato, la rubrica del cellulare dell’anziano. Così facendo, hanno trovato un buon samaritano. Un amico del pensionato, dopo che i carabinieri gli hanno raccontato al telefono quello che era accaduto, non ci ha pensato su neanche un attimo: «Aspettatemi - ha detto ai militi - che raggiungo Fasano (la persona è di Ostuni, ndr) e porto il mio amico a dormire a casa mia».
Una storia a lieto fine, quindi, grazie al buon cuore dell’amico dell’80enne fasanese e al buon cuore dei due carabinieri. Concluso l’intervento che gli era stato comandato dalla centrale operativa, i due militari dell’Arma avrebbero benissimo potuto andare via e abbandonare il nonnino nel freddo della notte. Non lo hanno fatto. Il loro cuore gli ha suggerito che dovevano aiutare quella persona così fragile che si trovava in difficoltà ed è quello che hanno fatto.