Cittadinanza attiva ed educazione delle nuove generazioni come ricetta per preservare il parco Di Giulio, un fiore all’occhiello cittadino trasformato negli ultimi anni in un ritrovo di tossicodipendenti e baby-gang.
Sabato scorso Azione cattolica e Legambiente hanno organizzato una manifestazione di monitoraggio del polmone verde e di sensibilizzazione della cittadinanza, alla quale ha partecipato un fiume di ragazzi e bambini provenienti dalle parrocchie e dall’associazione Guide e Scouts cattolici italiani.
È stata constatata una situazione di degrado, in parte scaturente da atti di vandalismo e dalla necessità di una più puntuale manutenzione. «Sono anche necessari - suggeriscono Legambiente e Azione cattolica - interventi costanti di vigilanza, presidi e strutture quali la pizzeria da ripristinare, ma soprattutto è necessario che i brindisini vivano e sentano il parco come loro».
Alla fine dell’iniziativa sono state presentate al sindaco Marchionna e agli assessori Sicilia, Bruno e Quarta le valutazioni e le richieste ricavate dalle attività di monitoraggio. I rappresentanti della giunta «hanno dichiarato - informano le due associazioni - che sono stati avviati lavori di ripristino dell’illuminazione e hanno affermato di voler accogliere le osservazioni e le proposte a loro rivolte per ripristinare la piena funzionalità del parco e le condizioni di sicurezza il parco offriva in un recente passato».
L’occasione è stata utile per riproporre la «richiesta di costituzione dell’ente parco «Brindisi natura», che «superando una programmazione e una gestione degli interventi di salvaguardia disarticolati e spesso purtroppo inefficaci, consenta di creare - conclude Legambiente - quell’organismo presentato in passato all’amministrazione comunale con il pieno sostegno di Federparchi».