Sabato 06 Settembre 2025 | 15:10

Brindisi, Emiliano: «Reindustrializzare la centrale Enel dopo chiusura»

 
Redazione online

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«Brindisi, centrale Cerano a rischio per la salute»

Il governatore pugliese: «Il prezzo pagato dai brindisini in termini di salute e ambiente in questi 40 anni è troppo alto perché ci si limiti a chiudere la struttura»

Mercoledì 06 Dicembre 2023, 17:44

18:38

BARI - Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha presieduto questa mattina un incontro sulla questione della centrale Enel «Federico II» di Cerano a Brindisi, alla presenza dell’assessore allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci con la direttora del dipartimento regionale Sviluppo economico Gianna Elisa Berlingerio, del sindaco Giuseppe Marchionna, dei rappresentanti del ministero dell’Impresa e del Made in Italy, della società Enel, dell’Autorità portuale e delle parti sociali. Lo comunica la Regione.

«La centrale Enel di Cerano a Brindisi chiuderà nel 2025. E’ una buona notizia - ha dichiarato il presidente Emiliano - per l’ambiente, per la decarbonizzazione della Puglia ma è una notizia pesantissima per tutti i lavoratori della centrale e soprattutto per il tessuto economico della città che già soffre del diminuito peso di quanto gira intorno alla centrale. Quindi - spiega - abbiamo chiesto ad Enel unanimemente, a nome della città di Brindisi, della Regione e di tutte le forze produttive e del partenariato, di reindustrializzare il sito con altre attività che sostituiscano almeno in parte l’importanza economica che questa grande centrale ha svolto in questi 40 anni. Il prezzo pagato dai brindisini in termini di salute e ambiente in questi 40 anni è troppo alto perché Enel si limiti a chiudere la centrale: bisognerà fare molto di più e in questo c'è l’impegno mio personale e della Regione Puglia».

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