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Brindisi: dipendenza da alcol, al «Sert» in cura tanti pazienti

 
Pierluigi Potì

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Pierluigi Potì

Brindisi: dipendenza da alcol, al «Sert» in cura tanti pazienti

In campo una équipe professionale che definisce diagnosi e terapia con farmaci. La fase più difficile è quella legata all’astinenza

Domenica 26 Novembre 2023, 12:35

BRINDISI - Tra le dipendenze patologiche, quella legata al consumo di alcol continua ad avere un grosso riscontro nella provincia di Brindisi.

Restano, infatti, numerosi gli utenti seguiti dal Sert, il Dipartimento delle dipendenze dell’Asl, diretto dal dott. Salvatore De Fazio e composto da una equipe multidisciplinare di professionisti (tra medici, psicologi, assistenti sociali e infermieri) che operano nelle diverse fasi di accesso al servizio, dall’accoglienza alla diagnosi, sino al trattamento terapeutico, rappresentato quest’ultimo essenzialmente dall’assunzione di farmaci, la maggior parte dei quali serve ad aiutare, in un certo senso a «traghettare» il paziente durante la lunga fase dell’astinenza.

«Quella da alcol è una dipendenza complessa - spiega al riguardo il dott. De Fazio -. E’ una condizione che può accompagnarsi ad altre dipendenze o può essere anche l’esito di una patologia psichiatrica (il classico esempio è l’ansia) che porta il soggetto che ne soffre ad “automedicarsi” con bevande alcoliche. Per chi si rivolge al nostro servizio, la prima cosa da effettuare, attraverso l’intervento delle varie figure che operano nel Sert, è l’inquadramento diagnostico, finalizzato a comprendere qual è il bisogno che l’alcol va a coprire. Chiarito questo primo aspetto, si passa alla seconda fase che ha come condizione quella dell’astinenza. E’ in questo momento che entra in gioco il trattamento terapeutico, rappresentato da alcuni farmaci che servono per dare equilibrio al paziente durante questa fase delicata, a cui se ne aggiungono poi altri che vengono invece utilizzati per il recupero».

Un aspetto importante è il porsi in relazione con il paziente: «Devo dire a tal proposito - prosegue il dott. De Fazio - che l’approccio dell’alcolista, rispetto all’assuntore di droghe o al ludopatico, è differente e particolare, in quanto alle spalle c’è una anaffettività più marcata. Sono i pazienti che accettano meglio l’aiuto».

La maggior parte di essi sono uomini: «In prevalenza sì - evidenzia ancora il responsabile del Dipartimento delle dipendenze dell’Asl di Brindisi -, ma il numero di donne non è indifferente e, soprattutto, è più elevato rispetto alle altre dipendenze che curiamo e ciò in quanto la bevanda alcolica può essere acquistata più facilmente rispetto alle altre».

Il trattamento del paziente non ha una durata fissa: «Sono percorsi personalizzati programmati dall’equipe del Sert - conclude il dott. De Fazio -. Un fattore variabile può essere la durata della fase dell’astinenza che, in genere, si protrae per diverse settimane. Diciamo che un percorso per potersi definire corretto non deve durare meno di un paio di anni».

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