BRINDISI - Situazione in generale di stallo (almeno per questo periodo), con alcuni casi estremi, come quello di un cantiere al rione Bozzano, fermo ormai da mesi.
Gli interventi in corso in città relativamente al superbonus facciate del 110% (l’agevolazione introdotta dal Governo durante il periodo del Covid per far fronte alla crisi e al periodo di recessione) da un po’ di tempo a questa parte vanno a rilento a causa del blocco dei crediti fiscali legati proprio ai lavori di ristrutturazione di interi condomini.
In altre parole, le imprese affidatarie dell’opera sono costrette a sospendere i lavori per mancanza di liquidità (causata appunto dal blocco del mercato secondario dei crediti fiscali) e a lasciare in stand by l’intervento fino a... data da destinarsi.
L’esempio più eloquente è rappresentato da un grosso condominio al rione Bozzano, un complesso composto da tre palazzine con una quarantina di appartamenti, i cui inquilini sono costretti ormai da quasi otto mesi a convivere con l’impalcatura montata, ma... senza l’ombra di un operaio intento a lavorare.
In pratica, la ristrutturazione è stata avviata agli inizi del 2024, si è protratta con continuità sino a fine marzo, poi... il buio. L’impresa, infatti, ha interrotto l’opera in corso e ancora oggi i condomini si ritrovano a dover far fronte a tutte le conseguenze del cantiere fermo. In primis, quelle legate alla sicurezza (una impalcatura incustodita può essere un invito a nozze per i malintenzionati, ma può essere anche un pericolo per i bambini, in aggiunta al fatto che in alcuni appartamenti sono stati provvisoriamente tolti in tutto o in parte i balconi), poi quelle che comportano grossi disagi, come ad esempio l’impossibilità di poter beneficiare del posto auto nel cortile, causa presenza del materiale necessario ai lavori di ristrutturazione, con annesso rischio di furto.
Ma non finisce qui. Come per tutti i cantieri legati al superbonus del 110%, gli interventi in corso devono essere ultimati entro il 31 dicembre 2024, pena la possibilità di perdere in tutto o in parte il finanziamento dello Stato. Nel caso del condominio del rione Bozzano, la preoccupazione è condivisa dai proprietari degli appartamenti (che, peraltro, a quanto pare hanno versato un acconto), atteso che mancano meno di due mesi e non si sa nulla in ordine al momento in cui i lavori ripartiranno.
In condizioni più o meno simili si trovano a Brindisi anche altri condomini, anche perchè la mancanza di liquidità interessa tutte le imprese del settore, molte delle quali hanno anche più di un cantiere aperto.