BRINDISI - “Apprendiamo che il sindaco di Brindisi ha nominato il suo staff, con l’indicazione di cinque professionisti che presteranno servizio a titolo gratuito, tra i quali un giornalista pubblicista. Le prerogative di un sindaco su tali procedure non sono in discussione, ma non si può non stigmatizzare che il lavoro – in un Comune peraltro importante come quello di Brindisi - vada sempre retribuito, a maggior ragione se si tratta di lavoro giornalistico che richieda un impegno quotidiano rilevante”. Lo dichiarano in una nota i rappresentanti del Gruppo Uffici Stampa (Gus) dell’Associazione di Stampa Puglia.
“Un Comune, del resto, non è una onlus alla quale iscriversi per prestare la propria opera gratuitamente e la professione giornalistica, in base alle normative vigenti, va sempre retribuita. Per questo duole ancora di più rilevare l’accettazione da parte del collega reclutato dal sindaco di prestare tale servizio gratuitamente. Invitiamo tutti i colleghi – aggiunge il Gruppo di specializzazione del sindacato dei giornalisti pugliesi - a non accettare incarichi a titolo gratuito. Invitiamo, altresì, tutti i sindaci a rispettare l’art. 36 della nostra Costituzione, sulla quale anche il primo cittadino di Brindisi ha prestato giuramento”.
Addetto stampa gratis, l'Ordine dei giornalisti della Puglia segnala il caso al Consiglio di disciplina territoriale
L'Ordine dei giornalisti della Puglia ha deferito al consiglio di disciplina un iscritto che, secondo quanto riportato da acuni organi di stampa, avrebbe accettato un incarico di addetto stampa a titolo gratuito.
La segnalazione, se confermata dall'istruttoria che sarà fatta dal consiglio di disciplina territoriale, ci configurerebbe come una palese violazione della Carta di Firenze, una delle carte allegata al testo unico dei doveri del giornalista.
E' appena il caso di ricordare che uno dei passaggi della Carta di Firenze spiega come "gli iscritti all’Ordine sono tenuti a non accettare corrispettivi inadeguati o indecorosi per il lavoro giornalistico prestato".
La risposta del sindaco
«Non si tratta affatto della nomina di un team di collaboratori né di uno staff, fattispecie che - queste sì - richiederebbero entrambe l’instaurazione di un rapporto di lavoro. Tanto meno i professionisti in questione sono figure cui è attribuita una agibilità amministrativa». Lo riferisce in una nota il sindaco di Brindisi, Pino Marchionna, replicando alle critiche dei rappresentanti del Gruppo Uffici Stampa (Gus) dell’Associazione di Stampa Puglia dopo l'indicazione di alcuni collaboratori per la sua attività amministrativa, tra cui un giornalista pubblicista. «Si tratta di privati cittadini - spiega - che volontariamente hanno deciso di mettere a disposizione le proprie competenze ed esperienze». Il primo cittadino aggiunge che «non vi è un atto amministrativo che li qualifichi, ma semplicemente una lettera non provvedimentale, resa nota per assoluta trasparenza e per dare atto che vi sono persone che liberamente si mettono a disposizione di chi rappresenta il territorio"
«Per questi motivi spiace constatare che un discutibile senso corporativo abbia prodotto - aggiunge - una 'gaffè così clamorosa, spintasi fino al limite del deferimento al Consiglio di disciplina di un iscritto (che peraltro non ha mai accettato alcun incarico di addetto stampa)». Era stato l’Ordine dei giornalisti della Puglia ieri sera con una nota ad annunciare che «è stato deferito al Consiglio di disciplina un iscritto che, secondo quanto riportato da alcuni organi di informazione, avrebbe accettato un incarico di addetto stampa a titolo gratuito».
«Tutti i professionisti che sono stati nominati miei Consiglieri (compreso l’iscritto all’Ordine dei Giornalisti) conoscono - conclude Marchionna - perfettamente i limiti della loro azione».