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Ceglie Messapica, il Centro Risvegli sarà pronto entro ottobre 2024

 
Luca Di Presa

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Luca Di Presa

Ceglie Messapica, il Centro Risvegli sarà pronto entro ottobre 2024

Il progetto del centro risvegli di Ceglie

Dopo l’apertura del cantiere, avvenuta lo scorso giugno, i lavori proseguono e la struttura sorgerà in prossimità del presidio gestito dalla fondazione San Raffaele

Domenica 20 Agosto 2023, 13:40

CEGLIE MESSAPICA Sono in pieno svolgimento i lavori per la realizzazione del Centro Risvegli.

Dopo l’apertura del cantiere avvenuta il 26 giugno scorso, tutto pare procedere secondo i programmi e questo vuol dire che se i tempi verranno rispettati la struttura sarà pronta per i primi del mese di ottobre 2024.

Ci sono voluti mesi e mesi di pressioni ma, alla fine, il cantiere si è aperto. Basti ricordare le sollecitazioni del consigliere regionale ed ex sindaco di Ceglie, Luigi Caroli, che si è fatto promotore di ben quattro audizioni della commissione regionale sul bilancio – l’ultima ad aprile scorso – constatando che i lavori non partivano pur essendo tutto l’iter definito.

Il Centro Risvegli sorgerà in prossimità del Presidio ospedaliero di riabilitazione ad alta specialità, gestito dalla Fondazione San Raffaele. Una sorte di tunnel collegherà il Centro Risvegli con la già esistente struttura del San Raffaele. Saranno 45 i posti letto di cui dieci dedicati alla riabilitazione post-acuta intensiva, venti alla riabilitazione in regime residenziale e semiresidenziale e quindici posti all’accoglienza permanente. La direzione dei lavori è affidata alla Ga&M srl, mentre il responsabile del procedimento è l’ingegner Sergio Maria Rini, direttore dell’Area gestione tecnica della Asl Brindisi. Il completamento dell’opera, realizzata dal raggruppamento d’impresa Lfm spa - Ilariogroup srl, è previsto, come detto, entro la fine del 2024 con un investimento complessivo di circa dieci milioni di euro.

Nel mese di giugno 2021, la Giunta regionale stanziò tale somma per la realizzazione di un’opera di fondamentale importanza, non solo per la cittadina messapica e per il territorio brindisino, ma anche un punto di riferimento essenziale per l’utenza regionale e del Mezzogiorno. E non va tralasciato il fatto che la struttura riabilitativa del San Raffaele dispone di un eliporto, forse uno dei pochissimi presenti nelle strutture ospedaliere regionali il cui apporto è facilmente intuibile.

La struttura, quindi, sorgerà in un’area prossima al Presidio di riabilitazione del San Raffaele con cui ci sarà una stretta connessione per garantire ai pazienti in stato vegetativo e stato di minima coscienza l’assistenza necessaria con prestazioni riabilitative proprie di un centro risvegli. Si sta ora procedendo, preliminarmente, con le opere di messa in sicurezza del cantiere per garantire il normale funzionamento del centro di Alta Specializzazione. Contemporaneamente si definiranno i percorsi interni adeguati anche per la massima salvaguardia del patrimonio botanico presente.

La realizzazione di una struttura di tale spessore viene da lontano. Inizialmente l'opera si sarebbe dovuta realizzare con un finanziamento regionale di 5 milioni di euro attraverso la ristrutturazione dell'ex ospedale civile di Ceglie. In seguito, nel 2016, in base a più attente valutazioni tecniche l'Asl propose alla Regione di realizzare una struttura totalmente nuova per il Centro risvegli individuando l'area in una zona prossima al San Raffaele, struttura ospedaliera che ben si coniuga con l'esigenza di garantire ai pazienti in stato vegetativo e stato di minima coscienza tutta la filiera di assistenza, offrendo prestazioni riabilitative proprie di un centro risvegli. Nell'agosto 2017 la Giunta regionale autorizzava l'Asl brindisina ad avviare la gara pubblica relativa ai servizi di gestione del presidio riabilitativo e quella per la realizzazione del Centro risvegli extraospedaliero. Avviate le procedure, esattamente il 12 marzo 2018 la Regione stanziava 9,4 milioni di euro per la realizzazione della nuova struttura, ritenuta più idonea come ubicazione e rispondente alle normative tecnico-sanitarie vigenti.

Il nascente Centro Risvegli avrà una struttura di forma rettangolare, precisamente a forma di scrigno, con una corte interna luminosissima. Quando l’opera verrà completata (ad ottobre 2024), sarà un fiore all’occhiello per l’intero meridione d’Italia. L’auspico che i lavori proseguano speditamente. E sicuramente vigilerà il consigliere regionale Caroli che proprio in occasione dell’apertura del cantiere ebbe a dichiarare: «Adesso che il cantiere è finalmente partito, settimanalmente mi recherò sul posto per verificare che tutto va avanti secondo il programma».

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