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Ostuni, bufera su regole ristorante: «No a bimbi o cani, almeno 2 portate a testa». Ora sono state rimosse

Ostuni, bufera su regole ristorante: «No a bimbi o cani, almeno 2 portate a testa». Ora sono state rimosse

 
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Ostuni, bufera su regole ristorante: «No a bimbi o cani, almeno 2 portate a testa». Ora sono state rimosse

Le regole riportate sul sito del locale prima di prenotare hanno acceso la polemica: al momento navigando sulla pagina non è riportato più nulla

Sabato 19 Agosto 2023, 19:57

20 Agosto 2023, 21:19

BRINDISI - Infuria la polemica social sulle cinque regole d'oro pubblicato da un portale online di un noto ristorante di Ostuni, L'osteria del tempo perso, che mette al bando bimbi di età inferiore ai 6 anni e cani, oltre all'obbligo di prenotare una consumazione di almeno due portate principali per persona (escluso dessert e contorni). La policy della discordia del locale è stata poi rimossa, ma i commenti sul web restano.

Le regole del noto locale della città Bianca hanno irritato i turisti e potenziali clienti che, prima di effettuare una prenotazione, fino a poco fa dovevano rispettare questi diktat. Tra le indicazioni c’è scritto anche quanto tempo a disposizione si ha per cenare: «Hai a disposizione due ore per goderti il tuo pasto, incluso il tempo impiegato dal ritardo, assicurati di arrivare in tempo a Ostuni per trovare il parcheggio».

E ancora: «Per motivi logistici, possono accedere solo bambini al di sopra dei sei anni» e «i cani non sono ammessi». E, a sottolineare l’importanza di questi requisiti, viene anche specificato: «Leggere attentamente prima di prenotare».

Secondo quanto riportato nel decalogo: il cliente dovrà necessariamente ordinare due portate. accompagnando, per esempio, un primo a un secondo, scelti tra i tanti «fedeli alla cultura e alle tradizioni del territorio», come si legge sul sito del ristorante specificando che dolci e contorni non si considerano portate principali, ma si contano a parte. 

Una policy che ha urtato non poco gli utenti che hanno giudicato pesantemente il locale su Tripadvisor: «Hanno esagerato con l'aumento dei prezzi... quasi al raddoppio». E ancora c'è chi ha ironizzato con una punta di rabbia: «È proprio l’osteria del tempo perso… nel senso, non perdete tempo, non ci andate proprio».

La notizia, riportata da molti siti locali con le relative recensioni, ha fatto il giro del web, tanto che il locale ha preso la decisione di rimuovere la pagina con le "regole" da rispettare dalla piattaforma online.

LA REPLICA DEL LOCALE: «CRITICHE INFONDATE» 

Dopo la bufera che l’ha investita sui social, l’Osteria del tempo perso, ristorante di Ostuni (Brindisi), ha rimosso dal proprio sito web il regolamento che imponeva ai propri clienti regole in stile militare. Tre quelle più bersagliate dagli internauti: 'Hai a disposizione due ore per goderti il tuo pasto, incluso il tempo impiegato dal ritardo» (fissato in massimo 15 minuti, pena la cancellazione della prenotazione); «per motivi logistici, possono accedere solo bambini al di sopra dei 6 anni»; «è obbligatoria la consumazione di almeno due portate principali per persona (dessert e contorni non sono portate principali)». Quasi tutto cancellato, ora, fatta eccezione per i cani che continuano a non essere ammessi e per la prenotazione del tavolo che viene cancellata dopo 20 minuti.

Per quanto riguarda i bambini: «ci sono prenotazioni - spiegano dal locale - di cui non conosciamo i componenti e ci ritroviamo con le sale con più passeggini. Iniziano i pianti o quello che volete (tipo un cambio pannolino sul tavolo). Abbiamo voluto difenderci con queste regole per non dover ledere con le parole la maleducazione». Almeno due portate: «mi dispiace ma non possiamo lavorare con tavoli di 4 persone che prendono due pietanze da dividere, più una bottiglia d’acqua e tenere occupato il posto per tutta la serata». Il tempo per poter consumare il pasto è stabilito per 2 ore: «vi assicuro - concludono - che è stato solo scritto (e forse abbiamo sbagliato), ordinazioni e consumazione tra una portata e l’altra a volte hanno sfiorato le 4 ore e quando queste ore combaciano con la chiusura della cucina e l’orario di lavoro del cameriere, vi assicuro che non è facile. I nostri collaboratori hanno degli orari, non sono schiavi».

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