CEGLIE MESSAPICA - Non si fermano gli attacchi dei lupi contro i capi di bestiame presenti negli allevamenti della Valle d’Itria. Questa volta a subire il danno è stato l’allevatore Antonio Montanaro, titolare di un allevamento e un’azienda agricola ubicata nelle campagne tra Cisternino e Ceglie Messapica, che già in passato aveva patito un altro attacco con perdite di bestiame. Nelle scorse ore i lupi hanno attaccato e sbranato un suo cavallo, che non ha avuto nessuna possibilità di scampo nonostante fosse all’interno di un recinto.
L’allevatore ha denunciato fin dalle prime ore del mattino l’accaduto, allertando l’Unità Protezione Allevamenti Pugliesi (U.P.A.P) - Wardapark Group, presieduta da Michelangelo Schiavone, ma intanto l’imprenditore si ritrova con un’altra perdita tra i suoi capi e un ulteriore danno economico.
Stanco di una situazione che sta diventando insostenibile, l’allevatore Montanaro ha manifestato la volontà di arrendersi: «Basta, dopo decine e decine di attacchi - ha detto Antonio Montanaro - non posso più andare avanti in queste condizioni che stanno portando a perdere tanto bestiame. Io chiudo tutto».
La tragica situazione, purtroppo, accomuna tante aziende che, purtroppo, non riescono a mettere in sicurezza i propri animali in quanto non sono più sufficienti le aree recintate per evitare la voracità dei lupi, che non temono più neanche la presenza dell’uomo.
Così, gli allevatori si stanno mobilitando per dar vita ad una manifestazione di protesa atta ad attirare la giusta attenzione su un problema che sta mettendo in ginocchio soprattutto le piccole aziende che allevano pecore, capre, asini, cavalli e altri animali da reddito o di affezione.
Il Comitato U.P.A.P., composto attualmente da decine di allevatori residenti tra Cisternino, Ostuni, Martina Franca e Ceglie Messapica, chiede interventi immediati per garantire non solo la sicurezza del settore, ma anche dei cittadini. Intanto l’ispettore ambientale Michelangelo Schiavone, in rappresentanza degli allevatori, fa sapere che sono in attesa di una risposta da parte della Regione Puglia alla quale è stata mandata una nota per chiedere un incontro finalizzato a trovare le giuste soluzioni a tutela degli allevamenti nella Valle d’Itria.