BRINDISI - Nessuna discussione anticipata in camera di consiglio. Il Tar ha respinto la richiesta formulata dal Comune di Brindisi (che aveva indicato come data quella di domani) e, dunque, il merito della diatriba sarà deciso nel giorno originariamente fissato dai giudici amministrativi, il 14 settembre.
Resta, quindi, provvisoriamente sospesa - così come disposto dalla II sezione del Tar di Lecce - l’ordinanza del sindaco Giuseppe Marchionna relativamente alla parte in cui prevede una deroga alla normativa regionale in tema di diffusione di decibel e ciò peraltro senza indicare una soglia massima (superiore rispetto a quella stabilita dalla legge in materia, ovvero 55 decibel), un aspetto quest’ultimo evidenziato in negativo nel decreto dai giudici amministrativi.
E ora? Cosa succederà? I titolari dei locali si adegueranno al limite massimo consentito quanto a emissioni sonore? E, soprattutto, ci sarà qualcuno a controllare che si rispettino le regole sancite dal Tar? Già, perchè a questo punto i controlli diventano fondamentali (necessitando peraltro di tecnici qualificati e attrezzature adeguate) nel contesto di una vicenda destinata a far discutere per l’intera stagione estiva.
I residenti del centro storico, dal canto loro, forti del primo round vinto in chiave legale, non hanno certo abbassato la guardia e ogni sera sono pronti a tempestare di telefonate i centralini delle forze dell’ordine, invocando il rispetto di quanto sancito dal Tar. In più, continuano a girare video che potrebbero risultare utili per la controversia in atto, la quale - lo ricordiamo - potrebbe essere solo il primo passo verso una potenziale causa di risarcimento dei danni che in tanti sono pronti ad instaurare nel caso il diritto al riposo continui ad essere violato.