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Alla Asl di Brindisi l'emergenza continua: arriverà personale da altre province

 
Redazione online

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Il posto fisso di Polizia rischia di scomparire

La denuncia del consigliere regionale Amati. «Due medici del Perrino stannoper dimettersi». Palese: « Subito il piano per l'emergenza estiva»

Venerdì 23 Giugno 2023, 15:47

24 Giugno 2023, 14:25

BRINDISI - «Due medici della radiologia del Perrino stanno per dimettersi, in quanto vincitori di concorso di altre Asl, e per questo si prevedono tempi difficili per Brindisi e anche per Francavilla; e tutto ciò perché la radiologia del Perrino supporta con il proprio personale il reparto di Francavilla. Insomma, i concorsi nelle Asl pugliesi sono procedure frega-compagni. Decine e decine di concorsi, ai quali partecipano le stesse persone, banditi non per reclutare personale nuovo ma per effettuare mobilità tra aziende di personale già in servizio».

Lo dichiara il commissario di Azione in Puglia, Fabiano Amati. L’Asl di Brindisi è già in crisi per carenza di medici, tanto che ieri la Regione ha adottato alcuni provvedimenti per superare l’emergenza.
«Si può andare avanti cosi? Perché l’assessorato non riesce a far rispettare dalle Asl le sue stesse indicazioni in materia di concorsi?», aggiunge Amati. «Ecco perché serve l’AziendaZero - aggiunge - ossia un livello di decisione che valga per tutta la regione e tratti ogni ospedale come se fosse l’unico della regione, salvaguardando in particolare la piena funzionalità di quelli di II (come il Perrino) e I livello».

Amati  ha denunciato anche che «Sette reparti» si troverebbero «in situazione critica nella Asl di Brindisi: chirurgia, ginecologia, ortopedia, radiodiagnostica, emergenza-urgenza, terapia intensiva neo-natale e cardiologia».

Amati snocciola le cifre dell'emergenza. «Chirurgia generale ha 33 medici in sevizio (su 33 del Piano del fabbisogno) - spiega -  di cui 1 con limitazioni o esonero dai turni notturni, ma 14 non sono disponibili, perché impiegati in senologia (5), prossimo pensionamento (1), aspettativa (2), ferie pre-pensionamento (1), gravidanza (3) e malattia lunga (2)». 

Stessi problemi per «Ginecologia, che ha 26 medici in sevizio (su 26 del Piano del fabbisogno), di cui 3 con limitazioni o esonero dai turni notturni, ma 11 non sono disponibili, perché impiegati presso i consultori (4), impiegati presso la Breast unit (1), prossimo pensionamento (4), sospensione disciplinare (1) e malattia lunga (1)». Quanto ad Ortopedia «ha 22 medici in sevizio (su 23 del Piano del fabbisogno), di cui 2 con limitazioni o esonero dai turni notturni, ma 5 non sono disponibili, perché impiegati in aspettativa (1),  territorio (3) e malattia lunga (1). Radiodiagnostica ha 44 medici in sevizio (su 45 del Piano del fabbisogno), di cui 5 con limitazioni o esonero dai turni notturni, ma 15 non sono disponibili perché impiegati in senologia (13) e prossimo pensionamento (2)». 

Ma l'elenco del consigliere è lungo: «Medicina emergenza-urgenza - continua - ha 16 medici in sevizio (su 50 del Piano di fabbisogno), di cui 1 con limitazioni o esonero dai turni notturni, ma 14 non sono disponibili, perché impiegati in senologia (5), dimissionari (1), aspettativa (2), ferie pre-pensionamento (1), gravidanza (3) e malattia lunga (2). Unità di terapia intensiva neo-natale ha 8 medici in sevizio (su 14 del Piano del fabbisogno), di cui 1 con limitazioni o esonero dai turni notturni, ma 1 non è disponibile per aspettativa. Cardiologia e unità di terapia intensiva cardiologica ha 34 medici in sevizio (su 32 del Piano del fabbisogno), di cui 4 con limitazioni o esonero dai turni notturni, ma 6 non sono disponibili perché impiegati nelle attività territoriali (4), sospesi per disciplina (1) e maternità (1»). 

Abbiamo il dovere di difendere prioritariamente il Perrino e per migliorare qualcosa sugli altri ospedali c'è da costituire da subito AziendaZero. Occorre gestire il personale come se ci fosse un unico ospedale regionale, nel rispetto ovvio del contratto collettivo nazionale. E sia chiaro - conclude - per fare l'interesse dei propri comuni in ambito sanitario bisogna guardare la questione su scala regionale e con proposte chiare, altrimenti si finisce per rappresentare la protesta solo come dovere d’ufficio o come finzione. In questo senso bisogna evitare di alimentare illusione, dicendo che AziendaZero è l'unica risposta possibile».

Oggi, intanto, c'è stata una riunione in Regione convocata dall’assessore alla Sanità, Rocco Palese, e alla quale erano presenti tra gli altri il direttore di dipartimento Vito Montanaro, il commissario straordinario della Asl Brindisi, Giovanni Gorgoni con la direzione strategica, i consiglieri regionali Amati, Bruno, Caroli, Leoci e Vizzino.

Accorpamento di reparti, acquisto di prestazioni aggiuntive e arrivo di personale da altre Asl: sono le soluzioni individuate per superare la crisi dell’Asl di Brindisi. 

«La discussione di oggi - ha spiegato l’assessore Palese - ha portato a scegliere di presentare subito il piano per l'emergenza estiva, con le proposte di accorpamento funzionale di reparti, l’integrazione del servizio con prestazioni aggiuntive e l’arrivo di personale da altre Asl in modalità governata dal Dipartimento regionale salute. La riorganizzazione partirà dai settori dell’emergenza, che vanno tutelati, con accorpamenti e sospensioni di strutture, al fine di garantire l'assistenza delle urgenze al massimo livello». 

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