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Fasano, carabinieri catturano un ricercato: «tradito» da una gita allo Zoosafari

 
Mimmo Mongelli

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Mimmo Mongelli

Fasano, carabinieri catturano un ricercato: «tradito» da una gita allo Zoosafari

Si tratta di un 35enne di nazionalità tunisina che deve scontare un residuo pena per droga di 2 anni e 8 mesi

Venerdì 16 Giugno 2023, 07:29

FASANO - Ricercato tradito da un week end nel Fasanese per visitare lo ZooSafari.

A tradirlo è stato il sistema informatico in cui vengono registrate le generalità di tutti coloro che soggiornano in una struttura ricettiva. Neanche il tempo di mettere piede a Fasano e di registrarsi all’hotel dove aveva prenotato una stanza che è partito l’allert. A raccogliere la segnalazione sono stati i carabinieri della Compagnia cittadina. Senza perdere un solo attimo di tempo, i militari dell’Arma si sono recati nell’hotel in cui aveva prenotato una stanza un 35enne di nazionalità tunisina. Ufficialmente residente a Rossano Calabro (Cosenza), il giovane nordafricano era destinatario di un mandato di cattura emesso dalla Corte di appello di Roma per reati legati alla detenzione e allo spaccio di droga. Deve scontare un residuo di pena di 2 anni e 8 mesi di carcere. Proprio in ragione del fatto che la sua vita si divide tra la Capitale, la costa jonica della Calabria e altre zone della Penisola, le forze dell’ordine non erano ancora riuscite a notificargli il provvedimento restrittivo emesso a suo carico dai giudici di appello di Roma.

Quando i carabinieri sono arrivati all’hotel per procedere alla notifica del provvedimento restrittivo al destinatario dello stesso il 38enne non c’era. Era andato con la famiglia allo Zoosafari. Ed è nel parco faunistico che i militari dell’Arma lo hanno rintracciato. Il tunisino è stato portato in caserma da dove, una volta redatti tutti i verbali che sono di rito in questi frangenti, è stato condotto in carcere, a Brindisi. Per il momento resterà recluso nella casa circondariale di via Appia, anche se non è escluso che a stretto giro di tempo, accogliendo l’istanza del suo difensore, i giudici che hanno emesso il provvedimento restrittivo a suo carico possano disporne il trasferimento in un altro carcere.

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