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Osteoporosi, così la tecnologia pugliese REMS viaggia tra Chicago a Ceglie

 
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Osteoporosi, così la tecnologia pugliese REMS viaggia tra Chicago a Ceglie

La tecnologia ha ottenuto dall'Associazione Italiana Ingegneri Clinici (AICC), con giuria presieduta da Nino Cartabellotta della Fondazione GIMBE, il primo premio come 'Miglior lavoro', nella categoria

Mercoledì 14 Dicembre 2022, 19:11

BRINDISI - Sabato 17 dicembre dalle 9 alle 14, la Fondazione San Raffaele di Ceglie Messapica (BR) organizza un “open day” per la diagnosi precoce dell’Osteoporosi, con la possibilità di sottoporsi gratuitamente all’esame con l’innovativa tecnica non ionizzante Radiofrequency Ecographic Multi Spectrometry. Nonostante il nome inglese, REMS è una tecnologia italianissima, anzi totalmente “made in Puglia”, essendo stata ideata e brevettata da Echolight, società salentina spin-off del CNR di Lecce.

Per partecipare all’evento basta inviare un’email a osteoporosi@ fondazionesanraffaele.com indicando i propri dati anagrafici. Ai pazienti che si sottoporranno all’esame, oltre al referto sarà consegnato del materiale informativo sull’Osteoporosi che, per il direttore sanitario della Fondazione Dott. Francesco Galasso, rappresenta “una patologia spesso diagnosticata tardivamente e sottovalutata, tanto che la maggior parte delle persone scopre di soffrirne solo quando si verifica una frattura”.

La tecnologia prodotta da REMS non emette radiazioni ionizzanti, così da poter essere impiegata su donne in gravidanza, bambini e pazienti ricoverati o con patologie gravi; si tratta poi di uno strumento leggero e facilmente trasportabile che non richiede la presenza di un tecnico radiologo ed è di utilizzo estremamente intuitivo.

Caratteristiche molto apprezzate anche a Chicago (USA) dove la società pugliese ha partecipato al forum mondiale di radiologia, organizzato a Chicago dalla Radiological Society of North America (RSNA), per illustrare le caratteristiche di REMS.

Ciò che ha maggiormente colpito gli specialisti di oltreoceano è la capacità dell’apparecchio di misurare la densità minerale ossea attraverso una semplice scansione ecografica. Si tratta della prima al mondo che, sfruttando gli ultrasuoni, permette di indagare i siti anatomici assiali a maggior rischio di frattura (colonna vertebrale e femore).

La tecnologia ha ottenuto dall'Associazione Italiana Ingegneri Clinici (AICC), con giuria presieduta da Nino Cartabellotta della Fondazione GIMBE, il primo premio come 'Miglior lavoro', nella categoria 'Applicazioni innovative di bioingegneria'  per la Prevenzione e diagnosi precoce delle fratture da fragilità. E stando allo studio Health Technology Assessment  condotto da SDA Bocconi è efficace, sicuro e sostenibile dal punto di vista economico rispetto al tradizionale densitometro MOC/DEXA.

“A Chicago abbiamo riscontrato grande interesse sia da parte della comunità medica americana, che sul fronte delle reti commerciali Usa”, dice il CEO e founder della società Echolight SpA, l’ingegnere Sergio Casciaro, di ritorno dall'RSNA. “Dagli incontri è emerso che il mercato americano sembra essere maturo per adottare la nuova tecnologia REMS e questo rappresenta un ulteriore stimolo a proseguire lungo il percorso che in Italia ha ottenuto importanti riconoscimenti”.

Quanto all'attività di ricerca, il gruppo Echolight sta lavorando da già da qualche anno per sviluppare un progetto sulla parte muscolare: “Ci stiamo focalizzando sui pazienti che hanno una instabilità muscolare perché le fratture possono avvenire, non solo perché si hanno le ossa fragili, ma perché fragile può essere anche il muscolo”, spiega. “La sarcopenia accompagna l'osteoporosi e si parla di sarco-osteoporosi, patologia che trasforma in grasso le fibre muscolari, indebolendole e rendendole vulnerabili. C'è bisogno, quindi, di caratterizzare lo stato muscolare del paziente partendo dall'indagine su alcuni siti, in modo da avere indicatori quantitativi e per questo oggettivi”, aggiunge l'ingegnere Casciaro.

“Stiamo anche sviluppando un'altra applicazione per ottenere la caratterizzazione della cartilagine per osteo-artriti, osteo-artrosi, legate all'invecchiamento progressivo della popolazione”, conclude.

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