Diciottomila presenze in 5 giorni (considerati tre giorni di pioggia), 153 espositori in mostra ed un volume di vendite in crescita del 22% rispetto alla scorsa edizione. Numeri importanti, considerati i tempi di crisi, che stimolano a guardare con ottimismo al futuro e danno la carica a lavorare per fare ancora meglio nella prossima edizione per il 2023.
«Siamo orgogliosi dell'obbiettivo raggiunto nella XVIII edizione - dice con soddisfazione Giuseppe Meo presidente dello Snim, il Salone della nautica di Puglia - fare di Brindisi la “Capitale della nautica”, così come riconosciuto anche dal presidente della Regione Michele Emiliano. Finalmente viene riconosciuta, dopo diciotto anni di lavoro, la centralità di Brindisi nel campo della nautica, settore che ha grandi potenzialità, vista la crescita del settore quest'anno del 153%». La «squadra» dello Snim sta già guardando al futuro per preparare l'edizione del prossimo anno forte dei numeri raggiunti che hanno generato una importante ricaduta economica sul territorio sia per gli investimenti fatti in città, sia perché spiega Meo: «Ben 120 operatori (con i loro staff composti da almeno 16 persone mediamente), quindi circa 2000 persone, hanno soggiornato per cinque giorni in città. Ora lavoreremo sin da subito per il consolidamento della squadra composta da enti locali ed imprese per l'edizione 2023».
«Esportiamo la parte buona della città – ha voluto sottolineare il presidente del Distretto nautico di Puglia Giuseppe Danese – e abbiamo acquisito ancora più autorevolezza al punto da essere considerati il secondo salone dell'Adriatico dopo Venezia. A conferire autorevolezza al Salone è stata la massiccia presenza della rappresentanza politica regionale, ma anche dei progetti consolidati che abbiamo portato anche a Dubai, come quello del “Marine di Puglia” con un network di 21 porti. E a questo si aggiunge ora anche la nascita del Consorzio nautico di Puglia, con 32 aziende della filiera della nautica (dalla cantieristica all'accessoristica), che daranno forza al Distretto nautico, ufficializzata proprio nel corso dello Snim dopo un percorso di progettualità iniziato due anni fa».
«Siamo contenti di aver aperto questo settore ai giovani - commenta Giuseppe Meo - sia per le tante scuole che sono venute a visitare il Salone con gli studenti entusiasti, sia per aver portato a casa il riconoscimento di Brindisi come punto di riferimento della formazione in campo nautico a livello regionale. E spero in questi giorni di poter annunciare l'importante collaborazione col gruppo Ferretti - che ha in corso un importante investimento a Taranto - per avviare un nuovo percorso di formazione a Brindisi dopo quello che ci ha visti protagonisti col Gruppo Fincantieri. A livello regionale proseguono invece le attività con scuole, Università ed Its».
Lo staff dello Snim sta già lavorando ad un altro importante e suggestivo obiettivo, anche per cercare di superare inconvenienti come quelli occorsi quest'anno dal punto di vista meteo: «Infrastrutturare meglio la location del Marina di Brindisi e aggiungere il Castello Alfonsino per la prossima edizione». Le energie e le idee per accrescere l'autorevolezza e l'importanza dello Snim, anche con un riferimento architettonico che rappresenta la storia e la cultura di Brindisi e del legame col mare, non mancano. E sono in linea con quella visione d'insieme voluta anche a livello regionale: rendere il Salone della nautica di Puglia sempre più internazionale combinando l'esigenza di generare economia, ma anche di creare un volano di sviluppo che comprenda la formazione intesa a 360 gradi in stretto legame con la cultura del territorio in ogni sua declinazione».