BRINDISI - Il giudice brindisino Genantonio Chiarelli, detto Geno, è stato eletto ieri sera come membro togato del Csm, nel collegio 4 (che comprende Puglia, Molise, Basilicata, Calabria e Sicilia). Il magistrato è stato il più suffragato al Sud, ottenendo ben 342 preferenze. Già alle elezioni primarie della corrente di Area Democratica per la Giustizia, che si sono svolte nel luglio scorso, aveva vinto ottenendo 229 voti.
Originario di Martina Franca, 59 anni, Chiarelli è entrato in magistratura nel 1993. Ha trascorso tre anni a Potenza, 13 a Taranto e dal 2010 è in servizio a Brindisi, sempre come giudice penale.
«Perdiamo un ottimo giudice ma acquistiamo un grande consigliere - è il commento del presidente della sezione penale del Tribunale di Brindisi Maurizio Saso - il Csm ha bisogno di professionalità così serie e preparate».
«Ringrazio tutti i colleghi che mi hanno votato - sono state le prime dichiarazioni a caldo di un emozionato Chiarelli - soprattutto in considerazione del momento particolarmente difficile che sta vivendo la magistratura, anche quella progressista alla quale mi onoro di appartenere. Dopo 30 anni di carriera è una bella soddisfazione, per me ma anche per il nostro territorio. Nei tribunali pugliesi si lavora bene, con il foro c’è una grande stima reciproca, e solo il sano confronto consente a tutti di crescere».
Gli altri pugliesi in lizza erano i giudici leccesi Paolo Moroni e Ines Casciaro ( rispettivamente 111 e 45 preferenze), Stefania D’Errico di Taranto (94), Roberto Olivieri del Castillo e Giuseppe Battista di Bari ( rispettivamente 18 e 115 voti)
Questa mattina riprenderà lo spoglio per completare l’elezione dei membri togati dell’organo di autogoverno della magistratura, il primo dopo la riforma Cartabia.
Toccherà alla categoria dei pubblici ministeri, per la quale concorre il procuratore aggiunto della Procura di Taranto Maurizio Carbone.