BRINDISI - Era imputato di abuso d’ufficio per aver disposto rimozione di un topo morto da un giardino privato e per la derattizzazione dell’abitazione utilizzando personale di una società partecipata. E’ stato assolto con la formula «perché il fatto non sussiste» l’ex assessore e consigliere comunale di Brindisi, Pasquale Luperti, coinvolto in una maxi inchiesta proprio sulla Brindisi Multiservizi, azienda in house dell’ente municipale. La sentenza è stata emessa dal gup Vittorio Testi. Il pm, Giuseppe De Nozza, ne aveva invocato la condanna. Insieme a lui erano imputati anche altri due dipendenti della partecipata che pure sono stati assolti, tutti con la formula dubitativa. Nell’inchiesta si parlava anche di pressioni elettorali sul voto delle amministrative del 2016. Luperti, dopo aver appreso di essere indagato, aveva deciso di non candidarsi alle elezioni del 2018, sempre per il rinnovo del consiglio comunale di Brindisi.

L'accusa era di abuso d’ufficio per l'intervento dei dipendenti della Multiservizi Brindisi
Mercoledì 04 Novembre 2020, 20:05