CANOSA - Litiga con il fratello e viene poi arrestato per il possesso di oltre un chilo di hashish. Antonio Di Muro, 50enne di Canosa, si trova ora nel carcere di Trani con le accuse di detenzione ai fini di spaccio di droga, resistenza a pubblico ufficiale e detenzione di arma clandestina.
I fatti risalgono a venerdì scorso, quando alcuni cittadini chiamano la polizia dopo aver sentito litigare il 50enne con il proprio fratello. A quel punto gli agenti cercano di dirimere le divergenze fra i due, secondo quanto appreso scaturite dal fatto che Di Muro volesse stabilirsi in casa del parente. L’uomo, però, avrebbe manifestato un certo nervosismo, tipico di chi ha qualcosa da nascondere. Come se non bastasse, a confermare i sospetti degli investigatori anche la circostanza che dai suoi abiti emanava l’odore tipico della marijuana. L’uomo ha poi spiegato alla polizia di stare spesso in un locale sottostante, dove si era attrezzato anche con un letto. In un primo momento, Di Muro ha detto di aver solo fumato uno spinello, ma alla fine sotto una specchiera sono state rinvenute diverse scatolette contenenti sostanza stupefacente già confezionata e pronte per essere cedute.
Complessivamente, si trattava di un chilo e 93 grammi di hashish e 2.017 grammi di marijuana. Al termine dell’ispezione, il 50enne ha dato in escandescenza rompendo dapprima la specchiera e poi la credenza con una testata, al punto di necessitare di cure mediche. Nonostante questo, si sarebbe scagliato contro i poliziotti con calci e strattoni. Nel corso della perquisizione sono stati trovati 2135 euro in contanti ed una pistola replica di una Beretta, calibro 9, con canna modificata e funzionante. Il pubblico ministero Ubaldo Leo ha poi disposto la custodia cautelare in carcere.
Nel corso dell’interrogatorio di convalida innanzi al gip Anna Lidia Corvino, alla presenza dell’avvocato Mariangela Malcangio, Di Muro si è avvalso della facoltà di non rispondere.