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Rifiuti bruciati in discarica abusiva nella Bat, l'allarme degli agricoltori

 
Giuseppe Capacchione

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Giuseppe Capacchione

Rifiuti bruciati in discarica abusiva

L’area interessata è in contrada Motta, nelle campagne in agro di Trinitapoli

Mercoledì 19 Luglio 2023, 13:12

TRINITAPOLI - Una discarica abusiva di rifiuti data alle fiamme. Non è la prima volta che accade e, a quanto pare, non sarà neanche l’ultima. L’area interessata è in contrada Motta, nelle campagne in agro di Trinitapoli, a ridosso della borgata agricola di Santa Chiara, a poca distanza dal confine territoriale con Margherita di Savoia. La segnalazione è arrivata da un agricoltore che frequenta quotidianamente la zona per lavoro. L’episodio la sera dello scorso 17 giugno alle 20 circa, con il calare del sole.

«Sono passato la prima volta intorno alle 16 da quel punto per recarmi in campagna e c’era ancora il cumulo di rifiuti. Qualche ora dopo sono ripassato ed era finito tutto in fumo», racconta. L’area, di pertinenza del comune, già in passato è stata oggetto di denunce da parte degli agricoltori. In verità c’è un cartello che indica la presenza di videosorveglianza, ma non sembra che l’impianto, ammesso che ci sia, funzioni molto bene. Quotidianamente vengono sversati scarti di materiale di edile quindi mattoni, bidoni di vernice, mattonelle e vecchi sanitari, interi pezzi di mobilia, persino polistirolo utilizzato per contenere il pesce. Tutto in una striscia di terra che, quando diventa troppo colma di rifiuti, qualcuno pensa di liberarla attraverso le fiamme. Purtroppo le sostanze contenute nella nube poi si liberano nell’aria. Tutto avviene a pochi metri dei terreni in cui crescono ulivi e vigneti che danno vita ai frutti che finiscono sulle tavole dei consumatori del territorio.

«La situazione è insostenibile», afferma qualche agricoltore. «Purtroppo va constatato – dicono – che c’è qualcuno anche fra di noi che invece di smaltire legalmente gli scarti provenienti dall’utilizzo di prodotti per l’agricoltura, preferisce abbandonarli sul ciglio dalla strada. In questo modo creano un enorme danno alla propria categoria». Infatti in quella e in altre aree è comune trovare flaconi di fitofarmaci, cassette per la frutta in plastica, tubi vetusti provenienti da impianti di irrigazione, paletti e basi in cemento usati per sorreggere i tendoni di uva. Persino lastre di eternit. «Finché sono arrivato sul posto - racconto un bracciante - i rifiuti avevano già smesso di ardere. La puzza era tanta».

In passato sono stati trovati anche scarti di macellazione abusiva di animali: teschi di cavallo e carcasse di pecore. L’agro di Trinitapoli, ma anche della vicina San Ferdinando di Puglia, è pieno di punti in cui vengono abitualmente abbandonati rifiuti e poi dati alle fiamme. Non inusuale, infatti, che la sera nei centri abitati si percepisca una forte puzza di immondizia incendiata. Le segnalazioni sono davvero tante di cittadini che sono costretti, anche d’estate, a tenere le finestre chiuse per non far entrare il fetore in casa. In passato le amministrazioni comunali delle rispettive città hanno provveduto a ripulire le aree maggiormente interessate, ma lo stato dei luoghi è rimasto intatto al massimo una giornata.

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