BARLETTA - «Finalmente l’estate, il sole. Si può andare al mare, quest’anno acque pulite ovunque. Almeno così ci hanno detto. Per la verità fino a qualche giorno fa come nei mesi primaverili per chi come me ama il mare e passeggiare sulla spiaggia di Ponente, ha visto e ammirato acque cristalline”. Inizia così a Dillo alla Gazzetta la segnalazione della nostra affezionata lettrice Anna Chiumeo in merito a quello che “non ti aspetteresti mai».
Prosegue «Solo che improvvisamente anche ieri – ma ancor di più nei giorni scorsi - mentre nuotavo nelle acque alte a ponente, ma sempre entro i limiti di sicurezza imposti dalla Capitaneria del porto, fra le 11 e le 12 è apparsa una grande striscia bianca, che a guardarla faceva paura. L’immagine faceva pensare ad uno sversamento di non so quale tipo di refluo (come prima si vedeva nei centri storici versare i secchi d’acqua sporca dopo aver lavato in casa nella strada) nell’acqua che si spostava lungo la litoranea partendo da dietro la cosiddetta spiaggia dei “serfisti” fino ad arrivare nei lidi attrezzati. A parte l’odore tutt'altro che piacevole per chi era nel mare (fra bambini, ragazzi e adulti) superato lo stupore ci si è chiesti quali sostanze poteva contenere».
«Certo che puntualmente quando inizia la stagione balneare al di là delle dichiarazioni ufficiali queste situazioni si ripetono. Sono un appuntamento fisso. Nel pomeriggio questa scia bianca si è sempre più avvicinata alla riva per quasi tutta la litoranea nella parte a ridosso della condotta a mare. Ascoltando i bagnanti che usano frequentare questi posti sembra che questo fenomeno che tutti hanno chiamato “Sversamento” è da un po' di tempo abbastanza frequente», ha continuato.
La conclusione dell’avvocatessa Chiumeo: «Attraverso Dillo alla Gazzetta e da cittadina mi chiedo, è possibile che non si riesce a capire qual è la causa di questo fenomeno? Come mai nonostante i lavori fatti, che avrebbero a detta di chi si è lodato di aver contribuito a realizzare, non si sarebbero dovuti più ripetere, invece puntualmente si verificano? Noi frequentatori delle spiagge abbiamo il diritto di sapere la verità? Sono fenomeni naturali (anche se obbiettivamente non essendoci stato un caldo torrido lo vedo difficile) Producono danni? Che sostanze contengono? Qualcuno farà una indagine seria e approfondita? Avremo delle risposte vere da chi ha il compito di darcele? Come si dice “ai posteri l’ardua sentenza”».