BARLETTA - «In una canzone i sentimenti sono più forti delle idee o parole. Si può avere mille idee, ma finché non catturano l’emozione, rimangono una sterile dissertazione». Questo aforisma musicale del mitico Bono Vox, anima e cuore degli U2, è stato preso più che alla lettera dalla talentuosa cantante barlettana Gabriella Contento tenuto conto che lei «da sempre, ascolta e impara a memoria le canzoni».
«Non saprei quantificare in maniera precisa il numero dei brani che conosco a memoria. Certamente poco sotto i 200 brani tra pezzi in italiano ed in inglese», racconta questa meravigliosa 25enne barlettana, laurea magistrale in Scienze Motorie e un lungo percorso formativo in ambito musicale da sempre appassionata di musica e della sua inseparabile.
Questa sua abilità le ha permesso di partecipare come concorrente ad una trasmissione televisiva, un quiz musicale, dove i concorrenti devono essere capaci di continuare a cantare il pezzo.
Gabriella, roteando il pentagramma dei ricordi, aggiunge: «Fondamentalmente nella mia famiglia si ascolta musica da sempre. Si è sempre ascoltata tanta musica soprattutto in italiano. Quindi questo sicuramente fin da piccola mi ha potuto aiutare a conoscere tante canzoni in italiano anche di cantautori di peso. Chiaramente lo studio del canto sin da piccola ha aiutato la mia memoria sui testi delle canzoni non solo in italiano ma anche in inglese». Ma non solo: «Nella mia famiglia si è sempre ascoltata tanta musica, ricordo mia madre Rosaria che mi cantava un sacco di canzoni soprattutto dei cantautori italiani come Lucio Dalla, Fabrizio De André e Francesco De Gregori. La “vedo” nel salotto o fuori al balcone cantare in maniera sorridente. Avevamo una specie di dondolo e lei mi cantava queste canzoni e lo faceva anche per farmi addormentare. È un ricordo che è rimasto nella mia mente e nel mio cuore e proprio da questo è partito il mio amore per la musica in generale e per la canzone italiana e straniera in particolare».
«Tra le canzoni che preferisco certamente il primo posto è per Vasco Rossi. Sono una grande fan di Vasco ho anche un tatuaggio dedicato a una delle mie preferite di Vasco ovvero “Anima fragile” non dimenticano la vena poetica di Sally», ha proseguito. Gabriella non ha alcun dubbio in merito alla funzione culturale, didattica e vitale di una canzone: «Da una canzone si possono imparare tante cose anche a livello tecnico. Mi soffermerei fondamentalmente sull’emozione che ti lascia un brano. Del resto ci sarà un motivo se ascoltiamo sempre proprio quelle canzoni che ci riportano in quello stato». Gabriella, però oltre che conoscere a memoria le canzoni, è altrettanto bravissima a cantarle e ad inciderle.
«Fino ad ora ho inciso tre pezzi “Gianicolo”, “Malé” e “Sbadiglio” che sono presenti su tutte le piattaforme musicali e anche su YouTube. Ho curato anche i video girati a Barletta, Bari, nel Salento e a Roma anche per omaggiare e valorizzare luoghi a me particolarmente cari. Ho anche cantato in duetto con Samuele Cara “Vertigini”». Insomma è più che chiaro che imparare una canzone a memoria al pari di una poesia è una pillola di felicità.