Martedì 16 Dicembre 2025 | 17:38

La «Guerra delle burrata» non finisce qui. Inaugurato il monumento del Casaro

La «Guerra delle burrata» non finisce qui. Inaugurato il monumento del Casaro

 
La «Guerra delle burrata» non finisce qui. Inaugurato il monumento del Casaro

La cerimonia era stata preceduta da un fitto scambio di diffide e pareri tecnici tra le due realtà contendenti: da un lato il Consorzio della Burrata di Andria Igp e dall’altro il Comitato per il monumento al casaro

Martedì 16 Dicembre 2025, 13:51

La città di Andria ha celebrato il Monumento al Casaro. Il primo atto della «guerra della burrata» si è concluso con l’inaugurazione domenica scorsa dell’opera voluta, realizzata e donata al Comune dal Comitato per il monumento al casaro. La cerimonia era stata preceduta da un fitto scambio di diffide e pareri tecnici tra le due realtà contendenti: da un lato il Consorzio della Burrata di Andria Igp e dall’altro il Comitato per il monumento al casaro.

Il Consorzio era fortemente contrario a questa iniziativa difendendo la titolarità di ogni operazione che riguardasse i prodotti caseari ed in primis la burrata. Il Comitato, invece, aveva anche interpellato il professor Ugo Patroni Griffi (docente di Diritto Commerciale Uniba) che aveva dato parere favorevole all’iniziativa che non intralciava col regolamento europeo dell’Igp, trattandosi opera d’arte e non operazione commerciale. Una “guerra” che probabilmente non si concluderà all’inaugurazione del monumento.

«La cerimonia di domenica scorsa ha visto la partecipazione degli eredi delle famiglie Asselta, Asselti e Asseliti, promotori del Comitato per il monumento al casaro - commenta il presidente del Comitato, Mirko Malcangi -. A portare i saluti istituzionali è stato il vice sindaco Cesareo Troia, in rappresentanza dell’amministrazione comunale. Hanno inoltre preso parte il presidente del consiglio comunale di Trani, Giacomo Marinaro, e l’assessore alla Cultura di Canosa, Cristina Saccinto, a testimonianza del forte legame tra le città, nato dalla storia delle tre famiglie che, partita da Laurenzana due secoli fa, ha messo radici non solo ad Andria, ma anche a Canosa, Trani, Corato, Bisceglie e Margherita di Savoia. L’opera è stata benedetta da don Vincenzo Chieppa della Chiesa San Paolo, suggellando il valore spirituale e comunitario dell’iniziativa».

L’opera raffigura un casaro con un paniere di prodotti tipici e reca la dedica: «Ai nostri maestri dell’arte casearia andriese che con impegno e passione hanno diffuso e tramandato eccellenze riconosciute come la mozzarella e la burrata». «Il Comitato guarda già al futuro con un ricco programma di iniziative - conclude Malcangi -. CaseiTrip: una giornata di tour tra i caseifici locali;

Museo del Casaro: spazio dedicato alla storia e agli strumenti dell’arte casearia. Cheese Day: evento di degustazione dei prodotti caseari, accompagnati dalle altre eccellenze del territorio. Cheese Factor: concorso per premiare il prodotto caseario più originale e gustoso. Con queste attività, l’obiettivo è chiaro e ambizioso: tramandare la storia dell’arte casearia andriese e rafforzare le collaborazioni culturali con enti e istituzioni, generando nuove opportunità di crescita e valorizzazione per il territorio». [Aldo Losito]

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)