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Dall'Ucraina ad Andria, così Arianna ha salvato la vita ai suoi fratelli

 
Davide Suriano

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Davide Suriano

Dall'Ucraina ad Andria, così Arianna ha salvato la vita ai suoi fratelli

Arianna con i suoi familiari

Insieme ai genitori adottivi la tenace ragazza ha portato in Puglia la sua famiglia di profughi

Sabato 19 Marzo 2022, 13:03

ANDRIA - Intrecci di storie che fanno commuovere. Una vita salvata tramite adozione 17 anni fa che oggi ne salva altre cinque.
Il racconto parte da Andria. Filippo Matera e Lucia Castellana, entrambi andriesi, nel 2005 decidono di adottare un piccola bimba ucraina, Arianna, di appena 16 mesi e abbandonata dalla madre biologica. Anni dopo, attraverso alcune ricerche, scoprono che aveva dei fratelli. Qualche settimana fa, visto il dramma della guerra in corso con la Russia, decidono di fare tutto il possibile per salvare la loro vita, e riescono a portarli in Italia. Una storia che fa commuovere e che vede protagonista la tenacia di Arianna, oggi 19enne, e dei suoi genitori adottivi. Impossibile restare con le mani in mano, sapendo che i suoi fratelli rischiavano la vita ogni giorno in un paese nei pressi di Kiev. Una casa vicino a quella loro è stata abbattuta da un missile. Non c’era più tempo.

Lucia e Filippo hanno organizzato tutto nei minimi particolari. I tre fratelli di Arianna, un cugino e la loro inseparabile nonna, hanno lasciato la città domenica 13 marzo in direzione Romania. Una volta passato il confine sono stati accolti a Bucarest da una famiglia romena amica della coppia di andriesi. Infine, un mezzo privato li ha condotti finalmente in Italia, e più precisamente ad Andria, dove Oleg, Yuri, Vitali, Bordan e nonna Vera hanno potuto abbracciare per la prima volta Arianna. Quattro giorni di viaggio, interminabili, ma oggi i piccoli profughi stanno bene e dopo aver passato una notte a casa di Lucia e Filippo sono stati affidati alle cure del centro accoglienza «Ain Karim» di Andria. Oleg, Yuri, Vitali e Bordan hanno tra i 12 e i 15 anni, nonna Vera 74. Nei loro occhi si può leggere il dramma per un conflitto che ha stravolto le loro vite. La giovane Arianna e la sua famiglia in queste ore stanno offrendo tutto il supporto necessario per dare loro una nuova speranza per il futuro.
«Un’emozione unica averli portati via dall’Ucraina - racconta Lucia Castellana -. Un sollievo visto l’incubo che sta vivendo la loro terra. Noi non sapevamo che Arianna avesse dei fratelli, lo abbiamo scoperto tre anni fa dopo alcune ricerche. Non potevamo rimanere con le mani in mano. Non chiedeteci come abbiamo fatto, perché non è stato per nulla semplice».
Anche Arianna non riesce a trattenere la sua felicità: «E’ un momento difficile per loro, ma noi siamo contenti di averli portati qui, al sicuro».

I ragazzi e nonna Vera non parlano italiano, ma solo ucraino. Con il traduttore digitale riusciamo a scambiare qualche parola con Vera. Lei è figlia di madre ucraina e padre russo, «questo conflitto - ci racconta - non lo capisco. Putin distrugge le città e uccide persone. Perché?». Vera in questi giorni è in apprensione per la sorte di uno dei suoi figli, padre di un ragazzo arrivato ad Andria, perché impegnato a combattere per la sua patria. Le sue lacrime raccontano più di qualsiasi parola. Sia lei che i suoi nipoti sperano un giorno di poter tornare in Ucraina, quando tornerà la pace. E noi ci auguriamo che possa accadere quanto prima.

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