Barletta - Una lavoro raffinato quello del filmmaker barlettano Salvatore Dimastromatteo che ha portato alla ribalta la chiesa di Sant’Andrea, mostrando tutto il suo splendore e ricchezze del valore inestimabile che si trovano custodite e conservate intatte nel suo interno tardo-rinascimentale.
Le riprese aeree, mettono in risalto, nel cuore del centro storico di Barletta, a ridosso delle mura cittadine nel quartiere Santa Maria, la Chiesa di Sant’Andrea, che sorge sulla sommità di un’alta scalinata con il suo caratteristico impianto a lisca di pesce, la cui ubicazione all'interno del centro storico è sicuramente da ritenersi singolare e caratterizzata da una successione di eventi che ne hanno restituito l'esito che oggi è possibile osservare.
L'edificio è infatti sopraelevato rispetto al livello stradale di circa cinque metri ed è possibile accedere all'accesso principale mediante una scalinata che permette di superare questa notevole differenza di altezza. L'accesso laterale è invece posto all'incirca alla medesima quota di via Duomo, principale strada del centro storico.
Delle sue origini romaniche, resta traccia nel ricercato portale monumentale, finemente scolpito.
Varcando la soglia, la luce inonda gli ambienti interni, arricchito da ben 12 cappelle, costruite in momenti differenti, e illuminato da lunghi finestroni.
E’ possibile affermare con certezza che il nucleo dell'attuale edificio religioso in origine fosse occupato almeno in parte da una chiesetta dedicata al Santissimo Salvatore e che la differenza di quota di cinque metri è dovuta all'abbassamento del livello stradale voluto in età angioina, per consentire un più facile accesso al mare, visto che fino ad allora tra la cinta muraria e il mare vi era un dirupo superabile solo attraverso una serie di rampe e scalinate.
Nel video, si mette in evidenza l’interno della chiesa, che fu costruita dai Della Marra a cui appartenne fino al 1532, anno in cui fu ceduta ai frati Minori Osservanti, che ne ampliarono e modificarono l'aspetto, grazie alle ingenti donazioni di quegli anni, dandone quello tipico delle chiese mendicanti, e il nome dedicandola a Sant'Andrea.
La chiesa diventa ad unica navata, così com'era lo stile edificatorio solito dei Minori, che preferivano ambienti unitari, caratterizzati da una completa visibilità dell'interno. Vengono costruite delle cappelle con relativi altari laddove precedentemente vi erano le navate laterali. In seguito alla consegna della chiesa all'Ordine dei Frati Minori, nel 1578 viene fondato il monastero adiacente alla chiesa, utilizzato anche come scuola.
L’eccezionalità del video è data da una particolarità, quella di mettere in risalto i recenti restauri, che hanno riportato alla luce importanti resti archeologici sotterranei, che suggeriscono l’esistenza di una precedente chiesa, ove venivano depositati i resti funerari in camere appositamente dedicate che si snodano in un percorso tortuoso e per tutto il perimetro della chiesa soprastante, non ancora accessibili al pubblico.
Il video è accompagnato da suggestive musiche scelte da Oronzo Dibitonto e da un breve commento di Don Francesco Fruscio, attuale parroco della chiesa. Hanno collaborato alla realizzazione del video Biagio Schiavone e Felice Musto.